Divieto di avvicinamento per la modella che ha “raggirato il nobile”

La Procura della Repubblica di Roma chiede ed ottiene dal Gip il divieto di avvicinamento per la modella 36enne che avrebbe “raggirato il nobile”

Divieto di avvicinamento per la modella che ha “raggirato il nobile” e che con lui è stata protagonista di una interminabile vicenda a metà fra macchietta e procedimento giudiziario. La Procura di Roma ha comunque stabilito che Tanya Yashenko dovrò stare lontana dal suo ex Giacomo Bonanno di Linguaglossa. La procura ha ottenuto dal gip il divieto di avvicinamento, con la modella che dovrà stare ad almeno 200 metri di distanza dal nobile e non potrà nemmeno telefonargli. 

La storia della modella che ha “raggirato il nobile”

Era stato il 54enne Bonanno di Linguaglossa a denunciare la 36enne Tanya contestandole di avergli sottratto beni e soldi. Nel 2019 era scoppiato l’amore fra i due e, dato che il nobile era triste per la separazione e vulnerabile, aveva riempito Tanya di regali chiesti insistentemente da lei secondo la linea accusatoria: viaggi, una Mercedes da 80mila, l’affitto di un appartamento in Piazza di Spagna a Roma, quote di un bed&breakfast e ovviamente bonifici sul suo conto. Tanya si era difesa con un comunicato affidato ai suoi avvocati: “Con stupore e rammarico prendo atto che da tempo è in atto una violenta campagna mediatica contro la sottoscritta, alimentata ad arte, per farla apparire come una donna senza scrupoli e abituata ad una vita agiata e spensierata a carico di uomini facoltosi”. 

La difesa della Yashenko e il comunicato

E poi: “Respingo con forza e sdegno it tenore di tali accuse infamanti rivendicando la mia storia di donna indipendente ed autosufficiente, che ha realizzato i propri progetti di vita e di lavoro senza l’aiuto di nessuno e certamente già prima di conoscere Giacomo, che ha già smentito le assurde accuse nei miei confronti”. Per il momento la Procura ha segnato il primo punto, evitando che l’indagata possa interagire con il presunto “raggirato”.

Scritto da Giampiero Casoni

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