Crisi in Libia, l’intervento del portavoce di Gheddafi: una analisi

L’intervento del portavoce di Gheddafi di sabato 19 marzo Š istruttivo, poich‚ ci d… l’opportunit… di osservare come si interfaccino i media e la diplomazia in tempo di guerra.

Prima di tutto, il video: lo trovate QUI.

Il portavoce parte subito in quarta: “La Libia Š stata obiettivo d’una aggressione militare“. Ovviamente quel che le truppe di Gheddafi stanno facendo non viene riportato. Il perchŠ Š presto detto.

00:40 = “Gli stati europei ci attaccano con i missili; questi attacchi hanno causato seri danni ai civili”. Ok, ora fatemi fare per un secondo il cinico bastardo: non fatico certo a credere che i missili stiano causando danni a cose e persone. Siamo tutti cittadini del mondo, purtroppo sappiamo come vanno certe cose. L’intento del portavoce, naturalmente, Š di dipingere l’attacco come proditorio. Lo scopo Š sempre il solito: rovesciare le accuse e addossare la colpa su altri, distogliendo l’attenzione da s‚.

Ora, occhio: non mi fido MAI di quanto mi viene detto dai media, soprattutto in tempo di guerra. Il motivo Š che non abbiamo la possibilit… di verificare nel dettaglio, dobbiamo fidarci di quanto ci viene raccontato. Fidarsi, in certi casi, Š proprio un brutto affare, perchŠ possono facilmente tener nascoste le notizie ‘scomode’. Si tratta, dunque, di cercare di capire quale delle due (o pi—) fazioni stia mentendo pi— spudoratamente.

Torniamo dunque al nostro portavoce e vediamo se incespica in qualche marchiana contraddizione.

01:00 = Fa un’affermazione interessante, anzi due. Parla di “attacco al popolo libico” e di “rispetto del cessate il fuoco“. La fazione avversaria (i ribelli e di riflesso l’occidente) non parla di popolo libico, ma di regime. L’occidente non attacca di certo l’intero popolo libico (non non avrebbe motivo), ma a Gheddafi fa comodo farlo credere ai suoi scherani. La dichiarazione sul cessate il fuoco rispettato Š invece cruciale: “che cattivi gli occidentali, ci attaccano anche se noi rispettiamo le loro ingiuste regole“. L’idea che si vuole dare Š questa. Una affermazione pesante da sostenere, soprattutto mentre i giornali di mezzo mondo parlano di “truppe lealiste” che “si muovono verso il centro di Bengasi in aperta violazione del cessate il fuoco“. Come far… il portavoce a trarsi d’impaccio? Vediamo.

01:33 = I ribelli fanno parte di Al Quaeda. Gheddafi ci sta dicendo che i ribelli sono supportati dai terroristi. E cioŠ che l’Europa Š al fianco dei terroristi. E cioŠ che Obama, presidente della nazione che ha subito l’11 settembre, Š schierato con Al Quaeda. Questa Š pura “tattica informativa“, in cui si affermano cose talmente inaccettabili che ogni dialogo risulta impossibile.

Durante i minuti successivi, il portavoce la butta sul lacrimevole: “ah, i poveri civili feriti, le nostre ambulanze li aiutano, i nostri ospedali sono pieni”. In assenza di riscontri oggettivi e diretti, qui dipende molto da quello in cui volete credere. Probabilmente in medio stat virtus, cioŠ la virt— sta nel mezzo: i medici libici staranno facendosi il culo (scusate il francesismo) sia per colpa dei missili europei, sia per via dei mercenari lealisti. A pagare, si sa, Š sempre la povera gente.

03:00 = Di nuovo, “Libia ha accettato le risoluzioni dell’ONU ed ha rispettato il cessate il fuoco“. I giornalisti di mezzo pianeta dicono il contrario. Di chi ci fidiamo? Il mio opinabilissimo parere Š che, se anche la Libia avesse davvero rispettato gli accordi, l’occidente sarebbe intervenuto in ogni caso. La situazione Š ormai sfuggita di mano, ed il tempo di Gheddafi – agli occhi del mondo – Š finito.

05:00 = mera propaganda. Molto pi— interessanti, per noi, sono le risposte date ai giornalisti subito dopo.

Il giornalista afferma che il cessate il fuoco non Š stato rispettato, il portavoce nega. Ribadisce che “invece degli osservatori, ci hanno mandato i missili“. Mostrarsi sereni ed umili, gettare la colpa sugli altri: rispettate in pieno due regole auree di questo tipo di strategia comunicativa.

07:30 = “Pu• indicarci alcuni obiettivi colpiti dagli occidentali?” “No, ma posso assicurarvi che ci sono“. Troppo vago. Per assurdo anch’io potrei assicurarvi che Superpippo esiste. Non posso portarvi prove, ma fidatevi. Lui c’Š.

Il portavoce d… per• il meglio di s‚ poco dopo. 08.20, “Potrebbe dirci qualcosa su Bengasi? Sappiamo che ci sono dei combattimenti tra i ribelli e le truppe di Gheddafi“. Risposta: “Il combattimento a Bengasi Š per sconfiggere le forze islamiche che si difendono dai cittadini della citt…“. E’ il colpo di genio. Il governo della Libia sta rispettando il cessate il fuoco, sono i CITTADINI LIBICI che, mossi da un amor patriottico senza limiti, non lo stanno facendo. I cittadini di Bengasi, secondo il portavoce, stanno infatti lottando contro Al Quaeda (e gli occidentali) per liberare la citt… e tornare a braccia aperte da Gheddafi. Eccola qui, la menzogna pi— spudorata di cui vi parlavo prima. L’abbiamo trovata, e almeno per oggi sappiamo chi le sta sparando pi— grosse.

Scritto da Style24.it Unit

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