Chi era Caravaggio: vita privata e curiosità sull’artista

Caravaggio: un pittore cinquecentesco dall'anima irruenta e passionale, noto per le sue opere realistiche e dense di luci e ombre.

Il Caravaggio fu uno dei personaggi più controversi dell’arte pittorica del Cinquecento-Seicento. Dalle prostitute usate come modelle per i suoi quadri all’omicidio con conseguente condanna a morte.

Chi era Caravaggio

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio per il presunto luogo di nascita che poi è stato accertato come errato, nasce a Milano il 29 settembre 1571. Sin da piccolissimo, a soli tredici anni, inizia il suo rapporto con l’arte dato che la famiglia lo manda in apprendistato presso la bottega di un artista che aderiva alla corrente del manierismo. Già allora iniziava a dimostrarsi il suo carattere passionale ed irruento. Alla fine del Cinquecento, Caravaggio si reca a Roma dove frequenta le botteghe di altri artisti, tra cui anche Cavalier d’Arpino.

Viene poi assunto dal cardinale Francesco Maria del Monte che diventa un importante mecenate per lui, incoraggiandolo e rendendo le sue opere rivoluzionarie note a tutta la Capitale. Proprio grazie al cardinale inoltre riesce ad ottenere commissioni di opere molto importanti. In questo periodo però Michelangelo Merisi ha molti guai con la legge a causa delle molte risse cui partecipava: durante una di esse il pittore uccide un tale, Ranuccio Tommasoni da Terni. A causa di ciò viene emesso un mandato di decapitazione e per scamparla Caravaggio è costretto a fuggire da Roma. Si stabilisce prima a Napoli sotto la protezione della famiglia Colonna, poi sull’isola di Malta sotto la protezione dei Cavalieri di San Giovanni: anche qui però causa delle risse e viene imprigionato.

In seguito alla miracolosa la fuga dalla prigione, Caravaggio si rifugia in Sicilia per poi fare ritorno a Napoli. Qui arriva la notizia della revoca per la sua condanna a morte, ma durante il viaggio verso Roma muore a causa di un’infezione intestinale trascurata.

Caravaggio: le opere

A proposito delle sue opere, il Caravaggio scriveva:

Prendo in prestito dei corpi e degli oggetti, li dipingo per ricordare a me stesso la magia dell’equilibrio che regola l’universo tutto. In questa magia l’anima mia risuona dell’Unico Suono che mi riporta a Dio.

La sua arte fu molto apprezzata, moderna e rivoluzionaria per il suo uso delle luci, del realismo e delle sfumature. Alcune delle sue opere più note sono: la famosa Vocazione di San Matteo della Cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma; la Cena in Emmaus custodita presso la National Gallery di Londra; Giuditta e Oloferne; i dipinti che ritraggono il dio del vino, Bacco; I bari, dipinto che si trova presso il Kimbell Art Museum di Fort Worth; il famoso quadro che ritrae una natura morta, chiamato Canestra di frutta, conservato presso la Pinacoteca Ambrosiana a Milano e la celebre Morte della Vergine del Louvre di Parigi. Su quest’ultimo dipinto vi fu un acceso dibattito all’epoca della composizione: Caravaggio infatti venne accusato di aver ritratto il volto di una prostituta annegata per impersonare la Vergine.

Scritto da Megghi Pucciarelli

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