Berlusconi tenta la rimonta col golpe televisivo, ma la strada sembra senza sbocco

Una vera invasione mediatica, arrogante e irrispettosa delle regole, com’è nello stile del sultano Berlusconi. Una scena da grande fratello orwelliano, dove il telecomando non sembra dare possibilità di fuga dall’inquadratura del faccione inceronato del premier, che da un telegiornale all’altro – Tg1, Tg2, Tg5, Studio Aperto, Tg4 – ripete le solite assurdità sui comunisti “violenti” e tenta di spaventare gli elettori milanesi blaterando a vanvera di zingari e rom per salvarsi la poltrona.

Insomma, messo alle strette Berlusconi ricorre alla solita strategia, l’unica che conosce e che è capace di adoperare al meglio, l’unica che di fatto gli ha garantito in controllo del Paese in questi ultimi anni: l’occupazione militare dei mezzi di comunicazione, in primis la televisione. Rendendo ancora una volta esplicito quello scandaloso conflitto d’interessi che i servi negano e i pavidi terzisti – la quasi totalità della stampa non controllata dal Cavaliere – giudicano ininfluente, intenti come sono a dimostrare che non viviamo in un regime ma in una felice democrazia. Come anche recentemente ci ricordavano i vari Pigi Battista del Pompiere della Sera.

Ma basterà l’occupazione del video, condita dalle solite minacce e da qualche promessa (che con tutta probabilità riguarderà lo spostamento di qualche ministero a Milano e un alleggerimento fiscale)? Perché, appunto, siamo di fronte alla solita strategia, quella scelta anche per il voto al primo turno e che ha dato esiti tanto catastrofici. Se le nostre analisi fin qui sono state corrette, se c’è davvero un pezzo ormai maggioritario di elettorato che è stufo di essere preso in giro da promesse mirabolanti campate in aria e dal bombardamento propagandistico di una televisione gobblesiana, allora forse per il sultano sarà tutto vano. E a Milano e Napoli prenderà una mazzata che farà storia.

Ciò evidentemente non significa che l’opposizione non debba rispondere colpo su colpo e reclamare a gran voce il rispetto delle regole e una compensazione televisiva. Con Berlusconi basta abbassare un attimo la guardia per perdere tutto.

(Fonte foto: lanostratv.it)

Scritto da Style24.it Unit

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