Antonella Clerici e gli stipendi RAI: chi se ne frega?

Uh, che polverone attorno alla Cicciottella di Nonna Pina.

Ma tutto 'sto baccano è giustificato?

Siam mica bevitori di Tantum Rosa, sappiamo bene che non è la sola a guadagnare certe cifre.

Urlano “la crisi, la crisi!”. Ad urlare sono alcuni dirigenti RAI, il che è interessante. Mi auguro che quest'invidiabile animo democratico sappiano sfoggiarlo anche nelle occasioni in cui si tratterà del loro, di stipendio.

In ogni caso, il mondo dello spettacolo è un affare colossale, e gli stipendi sono equiparati ai guadagni e gli introiti ad esso correlati. Introiti alti = stipendi alti. Di cosa ci stiamo stupendo, dunque? Siamo noi stessi a pagare lo stipendio della Clerici. Lo facciamo ogni volta che la guardiamo, o che acquistiamo i prodotti da lei pubblicizzati.

Siete indignati? Volete non pagarglielo più?
Facile. Smettete di guardarla. Niente ascolti, niente contratti milionari.

Che poi, diobono, fosse la Clerici, il problema. Chi se ne frega della Clerici.
Il problema sta a monte, e riguarda la gestione del mezzo televisivo.

Se proprio ci si volesse indignare, bisognerebbe farlo per bene, con metodo, iniziando a riconsiderare l'intero sistema. Un sistema in cui ogni giorno personaggi di dubbia fama appaiono sullo schermo e, indossando il più falso dei sorrisi, ci consigliano cosa comprare, cosa mangiare, cosa apprezzare, cosa pensare.

Scritto da Style24.it Unit

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