Altro che tv, i bambini preferiscono il computer: “Tele dico io” a rischio

A breve Tele dico io morirà.  Mi spiace. Anche Matteo Failla morirà. Senza più lavoro. Il mondo dello spettacolo è in pericolo.
Secondo un'indagine della Swg infatti i bambini guardano sempre meno la tv. Tra pochi anni mi rimarranno 7 lettori. 'Na tragedia. Un attimo però: sempre secondo la stessa indagine i bambini italiani preferiscono il computer.

Quindi cosa succederà? Verranno su questo blog in massa, leggeranno un post e si chiederanno: "Ma di che … sta parlando questo?". Bah, più o meno lo scenario potrebbe essere questo. Un disastro, qui urgono manovre correttive.

No dai, a parte gli scherzi parliamo di questa notizia. 

I bambini italiani preferiscono il computer. La televisione non attrae più come un tempo. Hanno tra i 6 e 12 anni e uno stile di vita poco rassicurante. Sono pigri, golosi e incollati ai video. Non praticano uno sport, fanno in media appena 45 minuti al giorno di movimento, mangiano schifezze, vivono seduti tra compiti (poco meno di 2 ore), tv (1 ora e 36 minuti), computer (1 ora e 5 minuti) e videogiochi (55 minuti) e quel che è più grave sono soli. 5.000 genitori intervistati dalla Swg per conto del movimento genitori Moige confessa che la meta' dei bimbi non esce mai a giocare con i coetanei.

In compenso, 8 bambini su 10 utilizzano quotidianamente il computer e il 25 per cento lo fa per almeno due ore. Il web si appresta, quindi, a scalzare la Tv dal suo ruolo di 'regina' nei pomeriggi dei ragazzi. I pugliesi sono quelli che amano di piu' la Tv (piu' di due ore al giorno), a ridosso quelli del Lazio, del Veneto, delle Marche e della Calabria,mentre la Tv attira di meno, ma non di molto, i ragazzi della Sardegna e della Toscana (1 ora e 24 minuti). Segue sempre a breve distanza l'uso del computer; in testa i calabresi, in coda sardi, umbri e valdostani.

Vabbè, quindi – ripensandoci – su questo blog verranno adolescenti ciccioni brufolosi che non sanno nemmeno chi sia Simona Ventura. Ecco, ma qui scatta la sana dose di felicità. Che i bambini si stiano disintossicando dalla tv buttandosi sul cibo? Non sarebbe male (la prima ipotesi), forse potremmo assistere da anziani ad una generazione che non assomiglia ad Elisabetta Canalis e a Riccardo Scamarcio.

Queste indagini lasciano il tempo che trovano, è vero. Ma sono indicative di un mutamento. Intanto già da oggi penserò ad un nuovo blog del quale occuparmi: merendine Kinder e buondì Motta saranno in cima alla lista. 

Scritto da Style24.it Unit

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