Perché è importante organizzare il proprio funerale come Shannen Doherty?

Vediamo insieme perché è importante organizzare il proprio funerale.

Perché è importante organizzare il proprio funerale? Di questo parleremo all’interno di questo articolo.

Perché è importante organizzare il proprio funerale?

Settimana scorsa la nota attrice Shannen Doherty, la Brenda della serie televisiva cult degli anni Novanta “Beverly Hills 90210″, ha rivelato di aver organizzato il suo funerale. Ha detto quello che vorrebbe che sia fatto quando lei non ci sarà più. L’attrice è malata di cancro dal 2015 e ha rivelato che le metastasi sono già arrivate al cervello e alle ossa. Shannen ha dichiarato che ci sono tante persone che sa che sarebbero presenti al suo funerale ma che lei non vorrebbe che ci fossero, inoltre ha detto che vorrebbe che le sue ceneri venissero mischiate con quelle del suo cane e di suo padre, e sparse in un posto, a Malibù, molto importante per lei e il padre. Le parole di Shannen Doherty hanno colpito tante persone, tanto che in molti hanno cominciato a considerare l’idea di organizzare il proprio funerale, e non solo le persone malate terminali ma anche persone sane. Ma perché sarebbe importante farlo? Secondo Lisa Martignetti, che lavora anche come funeral planner, ovvero chi aiuta a pianificare il proprio funerale, è un atto di amore sia verso se stessi sia verso le persone che amiamo. In una intervista a VanityFair, Lisa ha detto le seguenti parole: “Se ci pensiamo, il funerale è il giorno in cui saremo davvero protagonisti, nostro malgrado. E allora vale la pena iniziare a pensarci da vivi a come vorremmo che fosse quella cerimonia così importante, perché sancisce il passaggio tra la vita terrena e l’altra. E prevede anche il prendere consapevolezza della vita vissuta. E poi è un atto di amore verso chi abbiamo amato: ho conosciuto un sacco di persone che con il caro appena defunto, dovendo scegliere la bara e le parole da mettere nell’epigrafe, sono andate in crisi, sopraffatte dal dolore. Quando arriva la morte è giusto stare solo nel proprio dolore e cominciare a elaborare la perdita. Ecco che sapere che è già tutto predisposto anticipa questo processo e lo agevola.”

Cosa fa un funeral planner?

Sempre nel corso dell’intervista a VanityFair, Lisa Martignetti ha spiegato in che cosa consiste il suo lavoro di funeral planner. Ecco cosa ha detto: “in questi anni ho elaborato un documento di 18 pagine, che il richiedente deve compilare in ogni sua parte. Qui chiedo di scrivere dai soprannomi, ai conti correnti alle password da lasciare ai propri cari per gestire i dati sensibili, fino alla domanda che più spaventa e atterrisce: ‘tu chi sei’? Poi c’è la parte dedicata alla playlist, alla blacklist, ai biglietti di partecipazione o di ringraziamento post cerimonia.Lisa aggiunge poi che una volta che tutto è compilato fa firmare una copia a una persona cara del richiedente e poi la conserva fino a quando sarà il momento. Inoltre precisa che il documento è modificabile quando si vuole ma che al momento non ha valore legale, perciò consiglia di depositarlo comunque da un notaio.

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Scritto da Sara Guglielmetti

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