Gli hot pants: storia di un capo divenuto evergreen

Gli hot pants, conosciuti come shorts, sono un vero e proprio must have della stagione estiva. Versatili e super cool, non si riesce a resistergli!

Che estate sarebbe senza hot pants? Tale capo di abbigliamento è divenuto il must have della stagione più calda dell’anno: comodo, pratico, assai versatile e super cool, è impossibile resistergli! 

Sapevate che la sua storia risale agli anni ’30? Andiamo a scoprire insieme qualche dettaglio in più sulle origini degli hot pants e sulla loro evoluzione nel corso del tempo.

I primi hot pants bussano alla porta degli anni ’30

Se si vuole trovare un’origine a quelli che oggi sono uno dei capi di maggiore tendenza dell’estate, si deve andare a ritroso nel tempo sino ad arrivare agli anni ’30 del Novecento. Ebbene sì, gli hot pants fanno la loro prima comparsa nel 1933, quando la tennista Alice Marble si presentò in campo con un paio di shorts sopra il ginocchio

Saranno però gli anni ’50 a segnare in calendario il boom degli shorts: grazie infatti alle celebrities hollywoodiane il pantaloncino divenne un capo sensuale e ricercatissimo. Caratterizzato da una lunghezza extra short e da una vita molto alta, di solito gli hot pant degli anni ’50 si chiudevano con una cerniera laterale e l’effetto, come possiamo bene immaginare, era davvero super sexy. 

Come in tutte le storie, però, c’è stato il rovescio della medaglia. Se da una parte gli hot pants erano divenuti capo fashion indossato da tutte le star del cinema, dall’altro erano divenuto l’oggetto di pesanti critiche. Basti pensare che nel 1952 a Forth Worth in Texas, la polizia del posto dovette intervenire dopo avere ricevuto numerose lettere che gridavano allo scandalo proprio a causa degli shorts. “Una pubblicità per l’adulterio. Una vergogna per l’umanità”: il risultato? Per un breve periodo di tempo gli hot pants vennero cacciati da ogni guardaroba.

Il ritorno degli hot pants negli anni ’60

Con la rivoluzione sessuale degli anni ’60 gli hot pants fecero il loro nuovo debutto e divennero ancora più “hot”; l’obiettivo era quello di andare contro i rigidi codici che la società imponeva anche nel guardaroba e, di conseguenza, indossare un capo corto e sensualissimo significava ribellarsi a tutti gli effetti. 

Solamente verso gli anni ’70 si inizia a parlare effettivamente di hot pants; la giornalista Eleanor Lambert, ad esempio, affermò che tale termine venne coniato dalla rivista Women’s Wears Daily

L’alta moda e la passione per gli shorts

Durante quegli anni anche i brand di alta moda si innamorano del capo più in voga del momento. Brand come Valentino, Yves Saint Laurent e l’italiano Emilio Pucci, cominciano a realizzare modelli di lusso rivisitandoli secondo il proprio stile. Da lì a poco star internazionali come Brigitte Bardot, Jaqueline Kennedy ed Elizabeth Taylor iniziano a sfoggiare hot pants con tutta la grazia e la spensieratezza del mondo, risultando sempre e comunque impeaccibili. 

Tale capo di abbigliamento, però, rubò il cuore non solo delle donne, ma anche di numerosi uomini: vi dicono niente i nomi di David Bowie ed Elton John

Arrivati anche in Italia, gli hot pants non sono rimasti indenni da critiche, sanzioni e varie polemiche; pensate che nel 1971 a Palermo una turista danese fu accompagna in commissariato semplicemente per avere indossato degli shorts: oggi le cose sono cambiate, per fortuna. Ad ogni modo, la prima vera icona italiana che portò gli hot pants in televisione fu la grande e meravigliosa Raffaella Carrà.

Dagli anni ’80 ai primi anni 2000: gli hot pants conquistano tutte

Gli anni ’80 hanno segnato l’immagine punk rock degli hot pants: borchie e pelle erano i due elementi portanti di ogni outfit, per non parlare della carica audace e comunque super sensuale. Gli anni ’90 e gli inizi degli anni 2000, invece, hanno letteralmente conquistato il guadaroba di pop star internazionali come Jennifer Lopez, Britney Spears, Christina Aguilera: donne meravigliose con addosso uno dei capi più cool del momento!

Oggi gli hot pants continuano a occupare uno spazio in valigia e più di uno nell’armadio: i modelli sono infiniti, gli stili anche e dunque non resta che abbinarli al meglio per sentirsi perfette e sempre in tendenza: gli evergreen, del resto, sono immortali

Scritto da Marta Mancosu

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