Come riconoscere i sintomi da infarto

Le malattie cardiovascolari sono così diffuse in Italia da risultare più pericolose dei tumori per l’alto tasso di mortalità e a pagarne le conseguenze sono soprattutto le donne. In particolar modo al nord, ogni anno si registra una maggioranza di decessi femminili per malattie cardiache rispetto a quelli maschili.

Con l’arrivo della menopausa, infatti, la donna è maggiormente esposta al rischio di malattie cardiovascolari perché non è più protetta dagli estrogeni, ormoni che le facevano da scudo. E le possibilità di sopravvivenza da infarti e patologie affini, diminuiscono con l’avanzare dell’età con cui la donna si imbatte nella malattia. Rispetto ad un uomo, perciò, la donna ha più difficoltà nel riprendersi in maniera efficace ed immediata.

Ma, alla base, ci sono altri elementi che conducono ad un peggioramento delle difese immunitarie. Ipertensione, stress, fumo, obesità, diabete, livelli alti di colesterolo e sedentarietà sono le cause principali.

L’insieme di questi fattori, nel tempo può creare un sovraccarico dell’attività coronarica, generando appunto l’ infarto che non è altro che: l’occlusione di uno o più rami delle arterie coronarie che pompano il sangue al cuore. E, una volta che il flusso sanguigno è bloccato, viene a mancare l’ossigeno, perciò il tessuto cardiaco è destinato a morire. La sopravvivenza, in linea generale, dipende dalla durata del fenomeno e dalle dimensioni della parte muscolare lesa.

Ma veniamo alla classificazione dei sintomi più comuni nelle donne:

Dolore al petto: è il campanello d’allarme che segnala l’inizio di un processo di infarto. Si avverte una forte sensazione di irrigidimento nella zona toracica. Il dolore può durare oltre trenta minuti, in maniera continua o intermittente, e può estendersi verso collo e mascelle, non necessariamente verso il braccio sinistro come accade comunemente negli uomini.

Altri sintomi vengono sottovaluti oppure confusi con patologie diverse. Invece necessitano delle dovute attenzioni.

Può arrivare in maniera inaspettata un forte mal di stomaco e non esser per forza legato a problemi intestinali; nausea e capogiri improvvisi potrebbero non dimostrare uno stato di gravidanza; una brusca sudorazione fredda e abbondante non è sempre legata a stati di ansia o stress; un forte affaticamento muscolare, durante attività particolarmente sedentarie, non è sempre attribuibile ai cambiamenti climatici stagionali.

Perciò, occorre innanzitutto ascoltare il proprio corpo e farsi consigliare da medici specializzati, ai primi accenni di sintomatologie sospette.

Scritto da Anna Rita Di Lena

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