Milano Fashion Week: chi ha vinto gli Oscar della sostenibilità?

Si è conclusa la Milano Fashion Week ss 2023 e sono stati assegnati gli Oscar della sostenibilità: Gucci, Prada, Armani vincono grazie al loro impegno

Se il 2021 aveva visto una premiazione digitale e una lontananza fisica a causa del Covid, l’edizione 2022 dei CNMI Sustainable Fashion Awards è finalmente tornata in presenza.

La chiusura della Milano Fashion Week Primavera-Estate 2023 ha visto l’assegnazione degli Oscar dedicati alla moda sostenibile, avvenuta nella meravigliosa location del Teatro La Scala di Milano: scopriamoli insieme.

CNMI Sustainable Fashion Awards: chi ha vinto?

Organizzati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), in collaborazione con la Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite, un programma dell’International Trade Center, e con il supporto del ministero degli Esteri, dell’Agenzia Ice e del Comune di Milano, i CNMI Sustainable Fashion Awards 2022 sono tornati in presenza e hanno celebrato le 14 realtà che si sono distinte per l’impegno mostrato nei confronti della sostenibilità ambientale e della lotta al cambiamento climatico.

Tra i principali Oscar della sostenibilità troviamo quello assegnato al Gruppo Prada, che è stato premiato per Sea Beyond, il progetto didattico promosso dal brand (Miuccia Prada e il marito Patrizio Bertelli) con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco rivolto alle scuole secondarie con l’obiettivo di educare alla preservazione del mare.

È poi il turno di Gucci, a cui è stato assegnato il The Climate Action Award, premio che riconosce il valore e l’impegno della maison di Firenze per quanto riguarda l’agricoltura rigenerativa. In più, è stato premiato anche il progetto Nativa Regenerative Agricolture Program, messo in atto da Gucci in Uruguay in stretta collaborazione con Chargeurs Luxury Fibers.

Non poteva mancare all’appello, in una serata del genere, Giorgio Armani: gli viene assegnato il The Visionary Award.

È stato il turno anche di Ghali, che ha vinto il The Philatrophy & Society Award, mentre Indya Moore e Rubana Huq hanno vinto il The Social Impact e il The Human Rights Awards.

Per quantor riguarda gli altri premi, è bene menzionare: The Pioneer Award assegnato a Jon Kortajarena, The Bicester Collection Award for Emerging Designers a Nkwo Unkwa, The Biodiversity Conservation Award assegnato a Ermenegildo Zegna, The Ellen MacArthur Foundation Award for Circular Economy a Mariano Alonso e Nick Barber, The Craft & Italian Artisanship Award assegnato a Bartolomeo Rongone e il The Woolmark Companu Award for Innovation a Franco e Giacomo Loro Piana.

In occasione della premiazione i vincitori e le vincitrici hanno ricevuto una riproduzione della Venere degli Stracci, una delle più note installazioni del maestro protagonista dell’arte povera degli anni ’60 e ’70 del Novecento, Michelangelo Pistoletto (membro anche della giuria). Per tale occasione, Pistoletto ha rivisitato l’opera, realizzata in stampa 3d e personalizzata a mano proprio da lui: colori unici per ogni riproduzione, rendendo ogni pezzo assolutamente esclusivo e unico.

La giuria, a tal proposito, era composta da: Damne Ellen MacArthur, Carlo Capasa, Simone Cipriani, Roberta Annan, Paol Deda, Kerry Kennedy, Teneshia Carr, Federica Marchionni, Ai Tominaga, Samata Pattison, Teddy Quinlivan, Michelangelo Pistoletto.

Con i CNMI Sustainable Fashion Award 2022 si premia la voglia di cambiamento, il desiderio di offrire al mondo un nuovo respiro, l’obiettivo concreto di migliorare, anche come persone, l’approccio alla moda e, conseguentemente, quello alla vita.

Scritto da Marta Mancosu

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