Alluce valgo: quali sono le cause, i sintomi e le cure

L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede. L’alluce appare infatti deviato verso le altre dita, lateralmente e, a peggiorare, può arrivare a coprire il secondo dito del piede. Vi è una sporgenza mediale, inoltre, del primo osso metatarsale. Tale deformità è associata a un’infiammazione costante della borsa mucosa, che crea la tipica cipolla.

L’alluce valgo causa dolore, che peggiora con lo sfregamento con la scarpa. Inoltre, nel caso in cui peggiorasse, potrebbe causare cambiamenti all’allineamento delle ossa del piede. Fondamentale è dunque consultare un medico che possa fornire una precisa diagnosi e indicazioni esatte sul trattamento da seguire per correggere questa deformazione.

Quando la situazione è particolarmente grava e invasiva, cioè nel caso in cui il dolore invalidi le attività quotidiane e i problemi connessi si presentano particolarmente rischiosi, si ricorre anche a interventi chirurgici.

L’alluce valgo è un problema da non sottovalutare, quindi non pensate che una visita medica sia una perdita di tempo, anche se i sintomi non sono estremi e il dolore non è invalidante. Infatti, il problema può peggiorare se viene trascurato.

Bisogna dunque conoscere le cause, gli accorgimenti preventivi, i sintomi, le possibili cure e, soprattutto, consultare uno specialista podologo nel caso in cui si incorra in questo disturbo.
Alluce valgo, quali sono le cause
Ognuno può soffrire di alluce valgo, senza particolari ragioni. Le causa più frequente resta comunque l’ereditarietà: esistono infatti fattori predisponenti in caso di un’anamnesi familiare positiva. Inoltre, chi soffre di alterazioni e patologie ai piedi ha una maggiore possibilità di sviluppare l’alluce valgo.

Inoltre, l’alluce valgo può essere un disturbo secondario, causato da altre patologie. Ad esempio l’artrite reumatoide e la gotta possono causare l’insorgenza dell’alluce valgo, ma anche altre patologie possono essere connesse con questo disturbo.

Inoltre anche l’uso di calzature non adatte, come quelle a punta, quelle con il tacco o scarpe troppo strette in generale, può creare forme traumatiche e infiammatorie responsabili dell’insorgenza o del peggioramento dell’alluce valgo.
Alluce valgo, quali sono i sintomi
I sintomi principali ne più evidenti dell’alluce valgo sono sicuramente il dolore e la deviazione visibile del primo dito. Si possono riscontrare, in fasi più gravi, i cambiamenti dell’allineamento delle ossa del piede. Inoltre la cute si presenta arrossata, ispessita, tanto che spesso si formano calli. L’infiammazione che spesso colpisce l’intera articolazione può creare una tumefazione articolare dolorosa e calda.

L’alluce valgo non curato correttamente può creare problemi a livello generale, creando problemi posturali. Ecco una lista di sintomi connessi:
Dolore al piede Dito a martello Gonfiore articolare Edema Rigidità articolare Dolori articolari Calli Iperlordosi Ipersplenismo Mal di schiena Metatarsalgia Alluce valgo, come prevenirlo
Quali sono le buone norme da seguire? Il primo accorgimento è quello di indossare calzature comode. Bisogna evitare tacchi alti, scarpe a punta stretta o scarpe strette di per sé, nonché calzature di infima qualità.

Sarebbe bene, quando possibile (in casa), camminare a piedi scalzi.

Se non si può prevenire l’insorgenza dell’alluce valgo, si può comunque evitarne il peggioramento.
Alluce valgo, gli esercizi migliori
Ci sono alcuni esercizi utili contro l’alluce valgo. Per conoscerli e sapere quali sono i più adatti per la vostra situazione è sicuramente bene consultare un medico. Lo specialista potrà fornirvi una lista di esercizi utili per il vostro piede, che migliorino la situazione e non creino danni ulteriori.

Ecco, intanto, due esempi di esercizi pensati contro l’alluce valgo.

Il primo è da svolgere con una pallina morbida delle dimensioni di una pallina da golf. La pallina, tenuta sotto al piede, va fatta scorrere sotto le falangi, sotto l’arco plantare, sotto i talloni, mantenendo la posizione ad ogni passaggio ed evitando di coinvolgere la protuberanza.

Il secondo esercizio va svolto contro il muro. Appoggiando la schiena a terra, i piedi andranno posizionati sul muro e le ginocchia saranno dunque piegate e perpendicolari al muro. La pianta del piede deve essere appoggiata al muro. Quindi si devono sollevare a poco a poco i piedi, a partire dal tallone. I movimenti devono essere delicati e non bisogna esercitare eccessiva pressione, in particolare sulla protuberanza.
Alluce valgo, le cure e le terapie
Sono diverse le opzioni per fronteggiare il problema dell’alluce valgo. Tuttavia, mentre l’intervento chirurgico ha sicura riuscita, le altre terapie sono piuttosto atte a migliorare le condizioni nella quotidianità, riducendo il dolore.

Bisognerà ricorrere all’intervento chirurgico per l’alluce valgo solo se questo è grave e responsabile di problemi e dolori significativi.

Quando possibile si ricorrerà a un intervento conservativo, teso a ridurre il dolore, ma incapace di migliorare la forma del piede (che può peraltro peggiorare nel tempo).

Per evitare il dolore si possono innanzitutto utilizzare analgesici. Inoltre quando il dolore e l’infiammazione sono forti, si possono applicare impacchi di ghiaccio.

Sono in commercio anche appositi cerotti, i quali mirano a diminuire il dolore dell’alluce valgo. Sono cerotti adesivi che possono essere applicati alla cipolla, oppure cerotti messi sul piede attraverso un laccetto che li fissa all’alluce. I cerotti impediscono che la protuberanza sfreghi sulla scarpa e, di conseguenza, diminuiscono la pressione sull’articolazione.

Si può ricorrere inoltre a plantari che vengono inseriti nelle scarpe. Anch’essi possono ridurre la pressione sulla cipolla e il dolore. Ci sono numerosi plantari tra cui scegliere, è bene consultare un podologo per la scelta.

I correttori diurni e notturni sono altri rimedi in commercio per l’alluce valgo: essi possono aiutare a ridurre il dolore, ma c’è una scarsa fiducia sull’utilità a lungo termine di questi strumenti.

Infine, c’è l’opzione dell’intervento chirurgico. Si tratta dell’unico modo per risolvere definitivamente il problema ma, essendoci comunque delle complicanze, è bene valutare da situazione a situazione. Il medico può decidere che sia la via da intraprendere qualora dolori e problemi connessi interferiscano seriamente con il vostro benessere.

Di norma si valutano, nella decisione di ricorrere a intervento chirurgico, diversi fattori. Innanzitutto l’età e, dunque, il rischio di recidive. Quindi si valutano le condizioni generali di salute (il diabete può complicare l’intervento, così come l’artrite reumatoide), lo stile di vita e, naturalmente, la gravità dei sintomi.

Sicuramente il vostro medico potrà studiare la vostra situazione e decidere come procedere. Mi raccomando, diffidate dalle soluzioni fai da te!

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