Coronavirus, Vittorio Sgarbi cambia idea e fa marcia indietro

Dopo aver sollevato un polverone con la sua 'tesi' sul Coronavirus, Vittorio Sgarbi ha fatto marcia indietro.

Vittorio Sgarbi ha capito di aver commesso uno scivolone e ha cambiato idea. Ovviamente, il tema è il Coronavirus e le sue idee in merito che ha diffuso via social. Per la sua tesi decisamente fuori luogo, il critico d’arte si è beccato anche una denuncia da parte del medico e divulgatore scientifico Roberto Burioni.

Coronavirus: Vittorio Sgarbi cambia idea

In questi giorni di piena emergenza sanitaria, Vittorio Sgarbi ha dato il ‘meglio’ di sé. Dopo aver diffuso su Facebook un video intitolato “Il virus del buco del cu*o. Vi spiego perché”, successivamente rimosso, il critico d’arte ha fatto marcia indietro. Nel corso dell’ultima puntata di Dritto e Rovescio in onda su Rete4, Vittorio ha spiegato a Paolo Del Debbio di aver cambiato idea. Sgarbi ha dichiarato: “Io non voglio sottovalutare nulla, sono nemico del Coronavirus e lo considero una iattura, però sono ottimista. Ciò che stiamo facendo è la cosa giusta per resistere al contagio”. Fino a qualche giorno fa, l’uomo sosteneva che il Covid19 era il frutto di un qualche complotto tra potenze e che i cittadini dovevano assolutamente stare tranquilli. Nel filmato sparito dai social, Sgarbi tuonava: “Tutti voi sapevate che non c’è nessun pericolo, di nessun tipo, anche voi che state a Codogno, che debba cambiare la vostra vita. Andando in giro non ti capita un ca**o”. La ‘tesi’ di Vittorio, com’era prevedibile, ha sollevato un polverone, tanto il medico e divulgatore scientifico Roberto Burioni lo ha denunciato.

La denuncia di Burioni

L’associazione Patto Trasversale per la Scienza (Pts), fondata da Roberto Burioni e Guido Silvestri, ha presentato un esposto penale nei confronti di Sgarbi. Il virologo, nell’annuncio social del provvedimento preso nei confronti di Vittorio, ha dichiarato: “La libertà di opinione è sacra, ma non consiste nel diritto di gridare ‘al fuoco!’ in un teatro affollato. (…)”. La denuncia nei confronti del critico d’arte è stata necessaria per “le gravi affermazioni fatte nel video del 9 marzo scorso pubblicato sul profilo Facebook (ora cancellato) e sul canale YouTube sulla diffusione del virus e sulla malattia Covid-19. Burioni ha sottolineato che nel filmato ‘incriminato’ Vittorio “ha manifestato dubbi sulla pericolosità del virus e sulle modalità di diffusione del contagio, diffuso notizie false rispetto alla prevenzione e ridicolizzato le misure di contenimento adottate dal Governo. (…) La diffusione di pericolose bugie in questo momento mette in pericolo tutti noi e può vanificare gli sforzi titanici che stiamo mettendo in atto per combattere questa epidemia”. Sgarbi avrà imparato la lezione? Pare proprio di sì.

Scritto da Fabrizia Volponi

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