Consigli utili per chi soffre di intestino pigro

L’intestino pigro è una condizione molto fastidiosa che si manifesta attraverso un rallentamento del transito intestinale e che causa difficoltà di evacuazione che, pertanto, diventa scarsa e irregolare. 

L’intestino pigro è una condizione molto fastidiosa che si manifesta attraverso un rallentamento del transito intestinale e che causa difficoltà di evacuazione che, pertanto, diventa scarsa e irregolare.

Vogliamo innanzitutto ricordare che questo che leggi è un approfondimento generale che ti aiuta a comprendere meglio il problema e che per sintomatologie particolari e specifiche è preferibile un consulto vis-a-vis con lo specialista. Piuttosto qui vedremo come comportarsi quando si manifestano le prime avvisaglie di questo disturbo offrendoti qualche consiglio per superare facilmente i fastidi che l’intestino pigro può suscitare.

In cosa consiste il disturbo dell’intestino pigro?

Per prima cosa cerchiamo di inquadrare questo disturbo che non è assimilabile ad una patologia quanto piuttosto ad una condizione occasionale, acuta o cronica a seconda di come si presenta.

Per ognuna di queste condizioni si manifesta attraverso il rallentamento del transito intestinale a seguito di assunzioni di farmaci o durante una vacanza o una gita fuori porta. Se la condizione tende a perdurare nel tempo allora si parlerà di forma cronica e, ovviamente, le tipologie di soluzioni saranno differenti rispetto a quelle che puoi mettere in atto quando il tuo intestino diventa pigro occasionalmente.

C’è una gran varietà di cause a cui prestare attenzione. Queste spaziano dall’alimentazione sregolata alla disidratazione, passando per stress psicofisico, vita sedentaria, patologie che interessano il tratto enterico e assunzione di alcune classi di farmaci come antiacidi, antidepressivi e antipertensivi.

Tante cause e molteplici soluzioni

Come vedi le cause possono essere tantissime e tra queste si aggiunge anche il rallentamento dovuto ad un intervento chirurgico a livello addominale, una situazione fisiologica che si presenta soprattutto per l’utilizzo di anestetici impiegati durante l’operazione.

A prescindere dalle cause, l’intestino pigro ha una sintomatologia piuttosto chiara e definita per la quale le persone che ne sono affette provano gonfiore addominale, nausea, pienezza, dolore all’atto dell’evacuazione, sensazione di svuotamento incompleto e alitosi al risveglio.

Inoltre le feci che rimangono nel tratto enterico a lungo si induriscono per disidratazione, complicando ancora di più le cose. È importante agire quanto prima perché questa condizione può portare all’insorgenza di fastidiose complicazioni come fecalomi, diverticoli, emorroidi, ragadi anali e cistiti che, come ben saprai, non sono per nulla facili da risolvere.

Non avere timore di parlarne con il tuo medico

C’è poi da considerare che molte persone tendono a tollerare i sintomi e ad attendere che la condizione si risolva da sola, soprattutto quando conducono una vita molto stressante e sregolata. Per altri l’idea di rivolgersi al medico per queste problematiche è motivo di forte imbarazzo anche se, ovviamente, non c’è alcuna ragione per cui dovremmo avere timore di parlare con un esperto. Purtroppo però non tutti si sentono a proprio agio a confidare certi problemi e, per questo, capita molto spesso che le persone tendano a tollerare il disagio fin quando non diventa insopportabile.

Qualche rimedio utile per aiutare l’intestino pigro

Prima di arrivare a provare dolori e fastidi più gravi come quelli appena descritti suggeriamo di provare a migliorare la situazione ripristinando uno stile di vita sano e contraddistinto da poche buone abitudini. Innanzitutto impara a bere acqua seguendo una tabella di marcia rigorosa che prevede un bel bicchiere al risveglio, prima del pasto, durante il pasto e dopo il pasto. A conti fatti, in questo modo, dovresti riuscire a bere circa 8 bicchieri d’acqua in più al giorno con i quali vedrai che il transito intestinale tenderà a migliorare velocemente.

Poi ti terrai alla larga dal cibo spazzatura, rivolgendo la tua attenzione alle fibre, naturalmente contenute in verdura, legumi, cereali e frutta. Questo ti servirà a riattivare la mobilità intestinale ma sempre senza esagerare. Alla colazione inserisci anche uno yogurt cremoso la cui composizione regolerà la flora batterica ripristinando le funzioni intestinali.

Esistono rimedi naturali efficaci?

Per qualche giorno eviterai cibi grassi e raffinati oltre agli astringenti come riso, limone e banane. Per una leggera azione lassativa, invece, suggeriamo di provare rimedi naturali che favoriscano l’evacuazione come psillio, ispagula, senna ed aloe. A questi rimedi che trovi in farmacia puoi aggiungere anche il magnesio che ti aiuta a ripristinare i minerali e che è rinomatamente lassativo.

Il farmacista saprà sicuramente consigliarti qualche rimedio naturale più adatto in base alla tua età e alle tue esigenze. Ad ogni modo con questi accorgimenti dovresti riuscire a ritrovare il benessere nell’arco di qualche giorno. Se il disturbo persiste, chiaramente, dovrai rivolgerti al tuo medico.

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