Pillola abortiva, come funziona la Ru486

La pillola abortiva Ru486 porta la donna all'aborto con meno rischi di quello chirurgico

A volte si rende necessario l’uso della pillola abortiva, pensiamo ad esempio a ragazzine che hanno subito violenza, a chi per motivi di salute fisica o psichica non sono in grado di accudire un figlio. Non sempre inoltre le precauzioni funzionano e arriva il momento in cui la donna insieme al partner o da sola deve prendere questa triste decisione.

Aborto farmacologico

Chi ha subito un aborto, anche spontaneo, è al corrente che non si tratta di una passeggiata. Per quanto sia indesiderato, un figlio si sente da subito e sconvolge la vita di una coppia, ma principalmente di una donna, completamente. Quando il test risulta positivo crescono preoccupazioni immediatamente, il senso di inadeguatezza si fa grande e lo sbalzo ormonale si fa sentire rendendo tutto più difficile.

pillola abortiva

Il corpo inoltre inizia a trasformarsi fin da subito, il seno diviene più turgido, così come si avverte una tensione ed a volte dolore simile a quello mestruale al basso ventre. Nella migliore delle ipotesi, compare male alla testa, stanchezza e senso di nausea, se non vomito. Non ergiamoci a giudici quindi se una donna decide di assumere la pillola abortiva, anche se siamo contrari all’aborto stesso. In ogni caso che la voglia di avere un figlio venga meno e sia sopraffatta da quella di scappare ed interrompere la gravidanza, la pillola abortiva e l’aborto farmacologico viene in aiuto della donna.

Ru486

La RU486 è precisamente un prodotto antiprogestinico sintetico, che si utilizza con una prostaglandina per ottenere l’aborto farmacologico. L’aborto è consentito legalmente in Italia, come in altri stati europei e mondiali, purchè venga fatto entro i primi 49 giorni di assenza del ciclo mestruale. La RU486 va assunta oralmente e viene commercializzata in Italia e in Francia con il nome Mifegyne mentre negli Stati Uniti si chiama Mifeprex.

Ru486 Come funziona

Tradizionalmente si può abortire in ambito ospedaliero, con l’assistenza di ginecologi ed ostetrici oltre al personale paramedico, che siano obbiettori, per mezzo dell’aspirazione dell’embrione impiantato naturalmente nell’utero, dopo la fecondazione dell’ovulo.

Naturalmente entro la limitazione prevista dalla legge, ossia entro i primi 49 giorni di assenza mestruale. La pillola abortiva Ru486 consente alla donna gravida di non subire interventi ed anestesie, non esige il ricovero ospedaliero. Quest’ultimo è previsto per legge in alcuni paesi europei e mondiali.

Con l’assunzione della pillola abortiva Ru486 il rischio conseguente all’anestesia ed all’intervento è nullo, viene infine assunta durante i primi quindici giorni. L’aborto chirurgico è invece effettuato dopo la settima settimana di gestazione. Diminuiscono quindi le possibili complicazioni.

Il Consiglio Superiore di Sanità ha predisposto che l’assunzione della pillola abortiva Ru486 avvenga in quasi tutte le regioni dello stato italiano con ricovero ordinario.

L’aborto tramite la pillola abortiva ha un’azione specifica sul progesterone. Questo ormone rende più sicuro il proseguimento della gravidanza, agendo direttamente sull’utero.

La donna deve assumere due compresse: il mifepristone che agevola l’aborto, preparando l’apparato riproduttivo e la prostaglandina. Quest’ultima viene assunta dopo 48 ore e permette che avvenga l’aborto stesso in qualche ora.

Se viene aumentata la dose di prostaglandina l’aborto è più precoce in termini di tempo. Si innesta una fase di contrazione con l’emissione di sangue, similmente alla mestruazione. Il dolore avvertito non è della stessa intensità per ogni donna.

Se la pillola abortiva Ru486 non funziona, seguirà una pulitura della cavità uterina. Le complicazioni sono minime e vengono ricondotte alla quantità del sangue uscito.

Scritto da Dorina Pitondo

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