Bondage: come legare al letto senza fare male

Usando corde e manette, catene e cinghie, è possibile rendere il sesso molto più piccante ed eccitante. Scopriamo tutti i segreti del bondage, tecnica tramite il quale si cerca di sperimentare con il proprio partner ma senza provare dolore estremo. Solitamente vi sono due soggetti: il dominatore e il sottomesso. Il primo è colui che si occupa di definire le regole e di comandare, mentre il secondo è colui che deve obbedire agli ordini.

La pratica del bondage non dev’essere necessariamente violenta. Ne esiste infatti anche una versione soft, adatta a chi vuole sperimentare ma senza provare dolore. Almeno all’inizio. È particolarmente indicata, perciò, per i curiosi ed i principianti che non hanno mai avuto a che fare col sesso estremo. Un modo per iniziare a confrontarsi con una dimensione tutta nuova e scoprire, così, un modo bello ma insolito di amare il proprio partner.

Tecniche per legare

La pratica del bondage si basa fondamentalmente su quello che è una sorta di gioco di ruolo. Uno dei partner deve calarsi nel ruolo del dominatore, mentre l’altro sarà il sottomesso. Sì, proprio come Christian Grey e Anastasia Steele nel best seller Cinquanta Sfumature. Il secondo, esattamente come accade nel libro e nel film tratto dal romanzo, dovrà quindi essere a completa disposizione del primo. Dovrà sottostare a qualunque sua decisione e lasciare che l’altro faccia del suo corpo qualunque cosa gli passi per la testa. Strano, forse, ma indubbiamente molto eccitante.

Il dominatore è colui che stabilisce le regole del gioco e dirige il rapporto dall’inizio alla fine. Deciderà, di conseguenza, come legare il partner in base ai desideri erotici del momento. Esistono, in tal senso, varie tecniche. Alcune sono destinate ai più esperti, mentre altre sono indicate anche per rendere piccanti i primi approcci con il mondo del bondage.

La posizione più comune tra gli amanti del soft bondage è quella che prevede che il sottomesso venga legato a faccia in su ai quattro angoli del letto. Gli arti inferiori e superiori saranno dunque accuratamente legati alle estremità del letto.

Il sottomesso può però essere legato anche secondo la posizione del gambero. Dovrà cioè inginocchiarsi su una qualunque seduta e poggiare il busto contro lo schienale. I polsi saranno legati ai piedi della sedia, in maniera tale che natiche e schiena siano a completa disposizione del dominatore.

La tecnica per legare più estrema è quella che in gergo è detta bold. Il sottomesso si sdraia a testa in giù, mentre il dominatore gli lega mani e piedi da dietro. È, questa, una posizione particolarmente apprezzata da chi gradisce il sesso anale e ama praticarlo in modo sfizioso.

Qualunque posizione si scelga, quel che conta è la fantasia. La fantasia del dominatore, ovviamente, che avendo in mano le redini del gioco potrà fare qualunque cosa gli passi per la testa.

Cosa usare per legare

La saga di Cinquanta sfumature ha insegnato ai meno esperti che per legare il partner e praticare il bondage si può usare praticamente di tutto. È l’improvvisazione, infatti, mista alla fantasia, il punto cruciale di questa intrigante forma di feticismo sessuale.

Per legare il partner vanno bene, per cominciare, le classiche manette, perfette per chi è ancora alle prime armi. La corda è invece riservata a chi ha già una certa esperienza. I nodi non possono essere fatti alla buona ma con cognizione, onde evitare di far male al partner e di negargli il piacere di un rapporto sessuale così fantasioso. Inoltre, per gli appassionati si possono utilizzare anche delle Calze di Nylon o dei foulard.

I nodi, se fatti male, potrebbero stringere i polsi al punto tale che il dolore sovrasti addirittura il piacere sessuale. E non è certo di questo che va in cerca chi sperimenta una pratica eccitante come il bondage. Si collocano in una fascia intermedia, infine, cinghie e strisce di cuoio. Le catene sono invece strettamente riservate a chi ha già una certa dimestichezza col gioco dominatore-sottomesso.

Questi oggetti possono essere utilizzati indistintamente in ogni posizione. Variando, magari di tanto in tanto, affinché il gioco non risulti mai monotono ma sempre vivo e stuzzicante.

Sex toys

La pratica del bondage non si limita al totale immobilizzo di uno dei due partner per il solo piacere di chi dirige il gioco. Il dominatore può fare uso di vari sex toys destinati a regalare al partner un piacere intenso e incontenibile. È il caso, ad esempio, dei vibratori. Che non sostituiscono, come si pensa, l’organo genitale maschile ma che vengono utilizzati in aggiunta per rendere il rapporto ancor più piccante.

Chi è in vena di esperimenti potrebbe provare anche il frustino. I principianti devono però usarlo in forma soft e abituarsi gradatamente al piacere sessuale che il dolore è in grado di generare.

E non è finita qui, perché di sex toys ce ne sono veramente a bizzeffe. Sono da provare anche le pinze per i capezzoli, da abbinare ad un bondage più o meno estremo e regalare al partner sensazioni sempre diverse. Il bondage ammette anche l’utilizzo di anelli che vibrano, falli di gomma. Sì anche alle palline di Kegel, sia in versione classica che nell’inedita autovibrante. I brividi sono assicurati.

Su amazon sono presenti numerosi sex toys da acquistare, il tutto in totale anomimato e sicurezza. Vi mostriamo di seguito i migliori 3 prodotti bondage più venduti sul noto e-commerce

Scritto da Antonella Garofalo

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