La rinascita della femminilità secondo Abed Mahfouz

abito collezione primavera-estate 2010
Un’ haute couture all’insegna della luminosità e della femminilità: è quanto ha proposto lo stilista Abed Mahfouz durante la sua sfilata romana al Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia. In passerella sono saliti una quarantina di abiti di diverse lunghezze e colori pastello (acquamarina, rosa, verde, giallo e arancio chiaro), tutti comunque accomunati da motivi asimmetrici cristallizzati liberi da ogni forma, oltre che da un’implicita ribellione ai canoni tradizionali. I volumi morbidi, quindi, accarezzano la silhouette senza mai delinearla, lasciando spazio all’immaginazione.
Le stoffe in organza, crêpe o mussola, poi, sono state rese ancora più ricche grazie all’applicazione di perle, strass e altre pietre semipreziose.
L’unica critica che si può rivolgere al fashion designer libanese in merito alla sua ultima collezione, riguarda la scelta delle calzature: bellissime, ma ahimè troppo alte e scomode, al punto che diverse indossatrici sono state sul punto di cadere rovinosamente durante il defilé.
I vestiti, insomma, risultano senza dubbio di gran classe e davvero spettacolari, ma purtroppo per un lusso riservato esclusivamente all’alta società e quindi non alla portata di tutte le donne estimatrici dell’eleganza. Visto che il sarto ha dichiarato di voler vestire una donna moderna che guarda al futuro, confidiamo nella speranza che prima o poi crei un’altra linea stupenda come questa ma meno costosa e più vicina alla realtà.

(Foto © Altaroma)

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