Alice Manfrini chi è: storia della tiktoker che raccontava la malattia

Alice Manfrini raccontava su TikTok la sua malattia, il sarcoma di Ewing. La giovane è morta all'età di 24 anni. Moltissime persone sono rimaste sconvolte dalla notizia della sua morte.

Alice Manfrini, 24 anni, raccontava su TikTok la sua malattia, il sarcoma di Ewing, per infondere coraggio alle persone e sentirsi utile per qualcuno. Moltissime persone la seguivano e ora sono rimaste sconvolte dalla notizia della sua morte.

Chi è Alice Manfrini?

Alice Manfrini, di soli 24 anni, non ce l’ha fatta. La giovane raccontava su TikTok la sua malattia, il sarcoma di Ewing. Aveva deciso di farlo per riuscire ad infondere coraggio alle altre persone e per sentirsi utile nei confronti degli altri. Quasi 45mila persone si erano affezionate a lei, la seguivano con grande affetto e la sostenevano durante questa battaglia. La ragazza bolognese è scomparsa qualche giorno fa e la sua pagina si è subito riempita di messaggi di cordoglio e disperazione, anche da parte di coloro che non l’avevano mai incontrata ma che apprezzavano il suo modo di affrontare e raccontare questa sua battaglia. “Ho pianto come quando una persona a cui vuoi bene vola via. Ti ho conosciuto solo attraverso i tuoi video e la tua dolcezza, la tua forza, la tua bellezza mi sono entrate nel cuore e mi hanno molto. Vola in alto Alice, libera dal dolore nella felicità senza fine. Grazie!” ha scritto un utente. Altri centinaia di messaggi sono arrivati sulla pagina della ragazza, che era sempre sorridente, nonostante quel male al ginocchio comparso dopo il lockdown, che in seguito si è rivelato uno dei tumori ossei più aggressivi. “No rain no flowers” scriveva Alice, ricordando a tutti che a volte per poter gioire delle cose belle bisogna affrontare dei momenti bui. Il suo ultimo aggiornamento è arrivato il primo novembre, in cui ha parlato delle cure per recuperare i valori del sangue. Non si è mostrata, spiegando di non sentirsi a suo agio.

La storia di Alice Manfrini: la diagnosi della malattia

Alice Manfrini aveva ricevuto la diagnosi di sarcoma di Ewing due anni fa e da quel momento ha deciso di condividere il suo percorso su TikTok. “Penso di poter aiutare molte persone che stanno vivendo la stessa situazione” aveva dichiarato, per poi raccontare la sua storia. Ha spiegato che durante il lockdown aveva corso moltissimo sul suo tapis roulant e verso giugno 2020 aveva iniziato ad accusare un forte dolore al ginocchio. “Ho dato la colpa agli allenamenti e al mio lavoro di cameriera, ma il male non passava” aveva raccontato. Lei stessa aveva spiegato che nel mese di novembre piangeva per il dolore e non capiva cosa stesse accadendo. A causa del Covid ha perso tempo prezioso per arrivare alla diagnosi. Si era contagiata e ha dovuto aspettare di essere negativa per continuare le visite e gli accertamenti, mentre le liste di attesa si allungavano. La diagnosi è arrivata a febbraio 2021, ma erano passati troppi mesi dai primi sintomi. Ha subito iniziato la chemioterapia, sottoponendosi a sei cicli e sei operazioni, mentre studiava per laurearsi in Economia. “A gennaio ho fatto una chemio con farmaci più pesanti, la Ifosfamide ad alte dosi: è un farmaco che ti destabilizza anche mentalmente, ti intristisce, io piangevo molto e, soprattutto, non ricordo niente. Chiudevo gli occhi e sentivo le voci intorno, i miei pensieri si mescolavano. Non ero più lucida, non ero più io. E, in tutto questo, ero sola in ospedale per via del Covid. Nessuno poteva venirmi a tornare. Maledicevo più il Covid che il resto. Ho fatto tutto completamente da sola” aveva raccontato, sottolineando di non essersi mai sentita una guerriera, come molti la definivano.

Alice Manfrini: la famiglia e il fidanzato

Durante un’intervista per Today, Alice Manfrini aveva spiegato come era riuscita a sdrammatizzare la situazione e condividere la sua battaglia su TikTok, parlando anche della sua famiglia e del suo fidanzato. “Mai mi sarei aspettata un simile riscontro. Il mio primo video ha raggiunto oltre un milione di visualizzazioni. E col tempo crescono ancora. Sdrammatizzare mi è venuto naturale perché sono cresciuta in una famiglia ironica ed autoironia. E mai avrei voluto che passasse un messaggio vittimistico. Il mio ragazzo, poi, è il re della burla. Mi aiutano molto le parole che mi scrivono le persone. Io leggo tutti i commenti, tutti. Giuro. E cerco di rispondere a più persone possibile. È anche un modo per invitare alla prevenzione” aveva dichiarato.

Scritto da Chiara Nava

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