Le sanzioni della moda nei confronti della Russia: sospensione temporanea dei negozi

La Camera Nazionale della Moda attraverso un comunicato annuncia la propria presa di posizione nei confronti della Russia.

Tra le ultime notizie che arrivano dal fronte russo c’è anche quella che il Cremlino avrebbe stilato una lunga lista di “Paesi ostili”, ovvero tutti quelli che hanno applicato delle dure sanzioni contro Mosca o anche più semplicemente, che le hanno appoggiate. Tra questi grandi protagonisti sono gli Stati Uniti, l’intera Unione Europea e ovviamente anche l’Italia.

A tal proposito, anche il mondo della moda è stato in qualche modo chiamato in causa e, con un comunicato stampa da parte della Camera della Moda Italiana, è stato chiarito il futuro del fashion in Russia. Ecco cosa è stato deciso.

La moda chiude in Russia

Dopo le settimane della moda che si sono susseguite per tutto il mese di febbraio e con il concludersi della Paris Fashion Week 2022 nella prima settimana di marzo, attraverso un comunicato stampa anche la Camera Nazionale della Moda prende posizione sull’esodo di tantissimi marchi famosi dalla Russia.

Sul comunicato infatti si legge che, la chiusura temporanea dei negozi retail in Russia non è prevista dalle norme sanzionatorie attualmente in vigore in Europa. Quella dello stop alle comunicazioni con la Russia infatti è una scelta volontaria presa da molti brand nazionali ed internazionali che dispongono di una rete di distribuzione retail diretta. Ci sono altri brand però, che vendono le proprie collezioni in Russia attraverso altri distributori e non hanno quindi la possibilità di chiudere gli spazi di vendita avendo già consegnato la collezione per la primavera/estate.

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L’importanza del mercato russo per la moda

Ad alcuni il mondo della moda e tutto ciò che ci gira intorno può sembrare superfluo e superficiale, ma la realtà è ben diversa. Di questo mondo non fanno solo parte top model e brand inarrivabili, ma ne fanno parte anche tantissimi investitori da tutto il mondo che puntano sui grandi brand per fare andare avanti quella che è la macchina del commercio.

La situazione quindi è molto più complessa di ciò che sembra. Chiunque abbia avuto l’occasione di toccare con mano il mondo della moda infatti, ha potuto notare quanto anche il mercato russo sia una fetta molto importante da tenere in considerazione.

Le firme che si sono schierate contro Putin

Lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022, per pura coincidenza è avvenuto proprio in concomitanza con la Milano Fashion Week. Va da se che le piazze meneghine si sono riempite di manifestazioni per la pace e moltissimi brand come Versace e Armani hanno preso posizione contro le azioni di Putin.

Anche il mondo delle influencer ha prontamente preso una dura posizione e ha utilizzato i propri seguitissimi profili social per sensibilizzare i propri follower sulla questione, indicando anche tutti i modi per aiutare la popolazione ucraina.

Scritto da Arianna Giago

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