‘Non ho l’età?’, la domanda provocatoria di QVC Italia contro l’ageism e la discriminazione di genere

In occasione della Giornata mondiale delle donne, QVC scende in campo con una campagna e 6 testimonial parlando di ageism e discriminazione di genere.

Per l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, l’azienda scende in campo con una campagna e 6 testimonial che attraverso le loro storie si propongono come ispirazione e incoraggiamento per altre donne

“‘Modella alla tua età?’ Mi hanno spesso fatto questa domanda che ha il sapore amaro del giudizio. Come se volessero far percepire l’inadeguatezza della mia scelta”. Valeria Sechi, 57 anni, cinque figli e oggi ‘over anta model’, ha realizzato il suo sogno di diventare modella a 50 anni, ed è stata spesso ‘vittima’ di ageism, cioè la discriminazione verso una persona a causa della sua età. Un pregiudizio che si può sintetizzare con l’affermazione, spesso categorica, ‘Non hai l’età per’ e che si accompagna a critiche e riprovazione sociale verso chi compie scelte ritenute controcorrente, o semplicemente non inquadrate nelle tappe che impone la società. Andando un po’ più a fondo, si tratta di critiche che molto spesso si colorano anche di discriminazione di genere e che non sono assolutamente un fenomeno isolato: secondo uno studio presentato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2020, circa il 60% delle persone in Europa è vittima di ageism.

Per questo, in occasione dell’8 marzo, QVC Italia, QVC Germania e QVC Giappone hanno lanciato una campagna col claim ‘Non ho l’età?’, una domanda provocatoria proprio per sensibilizzare sul problema, ma anche per ispirare, incoraggiare e far capire, soprattutto alle donne, che si possono superare schemi e tabù, credere nei propri valori e vivere nella libertà di essere se stesse.

Un invito a non ascoltare chi dice ‘sei troppo vecchia’ o ‘sei troppo giovane’ per qualcosa. Perché anche se può sembrare strano in una società che fa della gioventù un valore assoluto e nella quale a 30 anni sei già considerata ‘anziana’ (figuriamoci dopo), anche essere precoci può essere fonte di chiacchiere, critiche e, forse, un pizzico di invidia.

L’ageism infatti può anche funzionare ‘al contrario’, ovvero verso le persone più giovani, come è capitato a Carlotta Delicato, che ha vinto a 22 anni il talent televisivo Hell’s Kitchen e ha poi aperto il suo ristorante in un piccolo borgo laziale. Tra le due esperienze una serie di successi in strutture di lusso in Spagna e in Costa Rica, e tante critiche. Carlotta sottolinea: “Sono onorata di essere testimonial della campagna “Non ho l’età?” perché è importante lanciare dei messaggi molto chiari alle donne più giovani. Non è semplice inseguire i propri sogni ma la forza arriva soprattutto dalla chiarezza dei propri obiettivi. È allora che nulla ci può fermare. Come donne dobbiamo credere di più in noi stesse e nella nostra forza così da combattere i pregiudizi che ancora esistono”.

Valeria, over anta model, e Carlotta, chef, sono in buona compagnia con le altre testimonial della campagna, che andrà avanti fino ai primi giorni di aprile. Insieme a Danila Torcoli, pole dancer, Maria Carbognin, insegnante di Pilates, Alessia Foglia, digital creator, e Valentina Cattivelli, docente universitaria, racconteranno le proprie storie per essere d’esempio alle altre donne e incoraggiarle a credere nelle proprie ambizioni e nei propri talenti.

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