Beppe Grillo, il nuovo amico di Silvio Berlusconi

Spulciando i giornali ho trovato queste dichiarazioni di Beppe Grillo a commento di Raiperunanotte, la serata di protesta contro la censura organizzata da Michele Santoro che ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico: "Raiperunanotte è stato il canto del cigno della tv italiana perché per due ore grandi giornalisti hanno parlato di un povero anziano di 74 anni che viene abbandonato da tutti, fa anche tristezza. Hanno parlato di tutto tranne che dei problemi dell'Italia. Il punto è come ne hanno parlato. Dove. Il mezzo è il messaggio".

In queste parole, come in tante altre del comico genovese, si scorge tutta l'arroganza e il delirio (senile?) di onnipotenza di Grillo, per il quale ormai ogni iniziativa che non lo vede protagonista, ogni parola che non esce dalla sua bocca, è da bollare come inutile, decrepita, dannosa, stupida, sbagliata. Un delirio che ricorda molto da vicino quello di Silvio Berlusconi, al quale con l'età il guru del vaffanculo va sempre più rassomigliando. Del resto gli elementi in comune trai due sono oggettivamente molti.

Entrambi i personaggi provengono dal mondo dello spettacolo, l'uno ha fatto sempre il giullare l'altro cantava nelle navi da crociera; entrambi sono degli inguaribili narcisi, adorano essere venerati e non accettano il confronto con chi non condivide lo stesso innamoramento nei riguardi della loro persona; sono straordinari nell'ammaliare le folle plaudenti – che amano oltre ogni cosa – con ricette semplici, battute e slogan; giudicano tutti quelli che non approvano il loro messaggio come dei "coglioni" (questa volta la parolaccia è del comico più anziano), dei perdenti fuori dalla storia e da qualsiasi ragionevolezza; hanno un seguito di adepti più che di sostenitori, di fanatici che pende dalle loro labbra e si beve acriticamente qualunque cosa ne esca fuori.

Perché se il fan di Berlusconi è pronto a credere che il Cavaliere sconfiggerà il cancro in tre anni, quello di Grillo non batte ciglio quando gli si dice che dall'oggi al domani l'olio di colza può sostituire il petrolio, tanto per ricordare una delle tante sparate di quello che fino a pochi anni fa distruggeva i computer in scena e ora si è riciclato come profeta del web.

Insomma, secondo me si dovrebbero conoscere, sono sicuro che si troverebbero simpatici e potrebbe nascere una duratura amicizia. Del resto sono due milionari quasi coetanei, giusto dieci anni di differenza, che fanno ormai lo stesso lavoro: le basi per un'intesa ci sono tutte. Tra l'altro Silvio dovrebbe quantomeno ringraziare Beppe: grazie al successo della lista di quest'ultimo è riuscito a conquistare il Piemonte, imprimendo una svolta alle elezioni regionali. Come ha magnificamente sintetizzato Ellekappa in una vignetta apparsa oggi su Repubblica: Grillo regala il Piemonte a Berlusconi: scambio di carinerie tra comici miliardari".

Scritto da Style24.it Unit

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