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La notizia della scomparsa di Ornella Vanoni ha lasciato un segno profondo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarne il talento.
La regista teatrale Andrée Ruth Shammah, grande amica della cantante, ha condiviso i momenti finali della loro amicizia, rivelando dettagli commoventi sull’ultima conversazione avuta con l’artista, avvenuta il giorno della sua morte.
La chiamata, avvenuta venerdì, si è rivelata un dialogo carico di affetto, ma anche di una certa malinconia. Shammah ha raccontato: “La conosco da sempre, ogni ricordo che ho porta con sé la sua presenza.” In quell’ultimo scambio, la voce di Ornella era visibilmente triste, eppure la cantante si è preoccupata della salute della sua amica, dimostrando ancora una volta il suo spirito generoso.
Andrée ha ricordato il contenuto della telefonata, in cui Ornella, pur esprimendo una certa tristezza, ha voluto sapere delle condizioni di salute della regista. “Le ho detto di smettere di preoccuparsi per me e di concentrarsi su di sé, perché avvertivo una certa malinconia nella sua voce”, ha rivelato Shammah. Ornella ha risposto con una battuta che oggi risuona con un significato diverso: “E che vuoi, a 91 anni devo fare l’allegra?”
La regista ha condiviso il suo sentimento che quel saluto fosse in qualche modo diverso: “Quando ci siamo dette addio, ho avuto l’impressione che sapesse che sarebbe stata l’ultima volta. Mi ha detto: ‘Ho poco tempo’, e mi ha chiesto di tornare presto a trovarla.” Queste parole, ora, prendono un significato ancor più profondo, come se Ornella avesse percepito il distacco imminente.
Il giorno del funerale, l’atmosfera era carica di emozione e rispetto. Il figlio di Ornella, Cristiano Ardenzi, ha mantenuto un silenzio eloquente durante la cerimonia, che ha colpito profondamente Shammah. “Era presente in modo intenso, ma muto; ho percepito il suo dolore nel silenzio”, ha spiegato. Questo momento è rimasto impresso nella memoria della regista, che ha ritenuto che la presenza silenziosa di Cristiano fosse la manifestazione più forte delle sue emozioni in quel triste giorno.
L’addio a Ornella Vanoni è stato anche un momento di celebrazione della sua vita e del suo talento. La chiesa di San Marco a Milano ha accolto un gran numero di persone desiderose di rendere omaggio alla grande artista, con i suoi brani che risuonavano nell’aria, accompagnando i presenti in un viaggio attraverso i ricordi. La presenza di amici, familiari e personalità del mondo dello spettacolo ha testimoniato l’impatto duraturo che Ornella ha avuto nella vita di molti.
Durante la cerimonia, sono emerse parole di affetto e gratitudine nei confronti di Ornella. “Le sue canzoni fanno parte della nostra vita, sono diventate parte della nostra storia personale e culturale”, ha dichiarato un amico durante l’omelia, utilizzando persino versi delle sue canzoni per rendere omaggio alla sua straordinaria carriera. La musica, ha spiegato, era sempre stata una presenza costante nella vita di Ornella, che ha saputo trasmettere le sue emozioni attraverso le note e le parole.
Con l’addio a Ornella Vanoni, non si conclude solo una carriera artistica, ma si apre un capitolo di ricordi e celebrazioni di una vita vissuta con passione e autenticità. La sua eredità rimarrà viva nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e ascoltarla.