Sesso orale: uomini più a rischio di contrarre tumori

L'uomo può contrarre il virus Hpv durante un rapporto sessuale orale. Scopriamo i casi più a rischio e la prevenzione in merito.

Si parla spesso di sesso orale, ma non sempre si prendono in considerazione i rischi impliciti in questa pratica. Infatti non molti sanno che gli uomini sono esposti a pericolosi rischi come, ad esempio, la possibilità di contrarre un tumore. Scopriamone insieme di più.

Sesso orale e Hpv

Quando si parla di Hpv in molti credono che sia un problema che riguarda solamente le donne. Questo accade in quanto nella maggoir parte dei casi di verifica nel così detto “collo dell’utero”. In realtà, attraverso il sesso orale anche gli uomini sono a rischio di contrarre il tumore. È stato dimostrato da uno studio condotto dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, Maryland, e pubblicato su Annals of Oncology.

Il virus viene trasmesso attraverso i rapporti sessuali ed è responsabile della metà dei tumori che colpiscono il pene, l’ano e l’orofaringe. Secondo i dati del 2017, in Italia su 1900 casi analizzati, 1500 erano gli uomini colpiti. Inoltre, un terzo era casuato proprio da Hpv, trasmesso durante il sesso orale.

Insomma, gli uomini hanno maggiori probabilità di infettarsi rispetto alle donne e spesso non sanno di essere dei portatori del virus. In particolare, tale pericolo dipende dal numero di partner con cui si hanno rapporti orali e dall’essere o meno fumatori. La probabilità di contrarre il virus negli uomini è cinque volte superiore rispetto alle donne.

Come si contrae il virus

Il virus staziona normalmente all’interno dell’area genitale e perianale. Quando, durante il sesso orale, le precedenti aree entrano in contatto con la bocca, si verifica il passaggio dell’Hpv della mucosa oro-faringea.

Spesso l’infezione si risolve in modo spontaneo e sparisce, mentre in altri casi può annidarsi e causare lesioni pretumorali. Il rischio di avere più partner comporta alla possibilità quindi di entrare in contatto più volte con tale virus (a prescindere dal tipo di relazione che si può avere che sia eterosessuole o omosessuale).

Cause e prevenzione

La sigaretta è considerato un fattore che va ad aggravere la situazione. Infatti il fumo può aggravare l’infiammazione dovuta all’Hpv e facilitare l’evoluzione dei tessuti in forme tumorali. È stato anche verificato che il fumo agisce contro le difese del sistema immunitario delle mucose. Nel caso della marijuana, vi è un maggiore rischio di contrarre il virus a causa della sua attività immudepressiva.

Il consiglio per evitare di contrarre il tumore, è ridurre il numero di partner durante il sesso orale. Diminuite le sigarette giornaliere e soprattutto vaccinaratevi contro l’Hpv. La campagna di vaccinazione in Italia è iniziata nel 2007. Dal 2017 è rivolta, non solo alle ragazzine di 11 anni, ma anche ai maschietti della medesima età. In Australia, il vaccino si è dimostrato efficace nel ridurre le invezioni a livello genitale in entrambi i sessi. Inoltre, secondo uno studio, è sufficiente anche solo una dose per ridurre dell’88% la possibilità di contrarre il virus, anche durante il sesso orale.

Non solo l’Italia e l’Australia sono ricorsi ai vaccini per contrastare il virus, ma anche Austria, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada hanno dato inizio a campagne vaccinali anche per i ragazzi. È consigliabile iniziare le vaccinazioni durante l’età dell’adolescenza, anche se alcuni dati dimostrano che il vaccino è anche efficace in coloro che hanno già riscontrato l’Hpv.

Scritto da style24redazione

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