Sanremo, quali sono stati i precedenti brani a rischio esclusione prima di Morandi

Gianni Morandi è solo l'ultimo caso della lista, ma la storia di Sanremo è piena di brani inediti che hanno rischiato l'esclusione dal Festival.

Sta facendo molto discutere il caso che ha visto Gianni Morandi a rischio esclusione dal Festival di Sanremo, per aver diffuso per sbaglio il brano inedito con cui si presenterà alla Kermesse.

Allarme che stando alle ultime notizie sembra essere ormai rientrato, con tanto di spiegazione diffusa da una nota stampa della Rai e le scuse da parte del diretto interessato. Ma quali sono stati i precedenti brani che, prima di quello di Gianni Morandi, sono stati a rischio esclusione? Scopriamolo.

Sanremo, i precedenti brani a rischio esclusione: nel 2021 Fedez e Francesca Michelin

Lo abbiamo già accennato, Gianni Morandi non è il primo artista ad aver visto il suo brano rischiare l’esclusione dal Festival di Sanremo. L’ultimo caso in ordine di tempo è stato quello di Fedez e Francesca Michelin, che hanno partecipato insieme alla 71° edizione del Festival. Il rapper aveva pubblicato su Instagram una storia che ritraeva il duo in sala prove, senza però ricordarsi di togliere l’audio, così alcune brevi note dell’inedito “Chiamami per nome” sono giunte alle orecchie dei follower.

Come ormai sappiamo il duetto si è salvato, arrivando anche secondo alla classifica finale, perché stando quanto dichiarato da Amadeus e dalla direzione del Festival in generale, la durata dell’interpretazione nel video è risultata essere così ridotta da non svelare il brano di per sé, mantenendo quindi la caratteristica di novità richiesta dal regolamento.

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Da Paola e Chiara a Gigi D’Alessio e Loredana Bertè

Lo stesso rischio lo corsero Paola e Chiara nel 2003, con il brano “A modo mio” di cui vennero pubblicati alcuni secondi sul web e nel 2006 fu il turno di Simone Cristicchi con “Che bella gente”. Nel 2012 a vedere il proprio brano a rischio esclusione fu un altro duetto formato da due big della musica italiana: Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. Il loro inedito “Respirare” venne infatti pubblicato con una durata di quasi mezzo minuto su YouTube. Un tempo che una volta scoperto dai due artisti, sarà sicuramente sembrato interminabile.

Nel 2018 Fabrizio Moro ed Ermal Meta presentarono brani simili a quelli proposti dagli stessi autori durante la loro promozione, i pezzi però non risultarono identici e furono quindi salvi.

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I primi furono i Camaleonti

A creare il precedente in assoluto furono i Camaleonti nell’ormai lontano 1973. Il loro inedito “Come sei bella” venne trasmesso dal programma “Supersonic”, in onda sulla stessa Rai, proprio alla vigilia dell’inizio del Festival.

Il gruppo venne però salvato, avendo la possibilità di gareggiare. L’edizione venne vinta da Peppino Di Capri, con “Un grande amore e niente più”, ma il complesso musicale si aggiudicò l’undicesima posizione.

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Cosa dice il regolamento e il concetto di edito ed inedito

Un concetto, quello di edito e inedito, che al tempo dei social sembra essere davvero spinoso a differenza di tempi in cui un brano si poteva far ascoltare solo alla radio, in tv oppure durante un concerto. Ma che caratteristiche deve avere allora un brano per essere considerato inedito?

Stando al regolamento, per prima cosa non deve essere stato inciso su alcun supporto, fisico oppure on line. Non vale invece il contrario, quindi l’apparizione di piccolissimi estratti di un brano sui social di un artista non renderebbe quella canzone edita, purché quel brano non sia stato sfruttato per fini commerciali e non abbia quindi prodotto introiti alla Siae.

Scritto da Arianna Giago

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