Occhio di pernice: cause e rimedi naturali

L’occhio di pernice non è altro che un ispessimento della pelle dei piedi che si forma tra le dita: cause e rimedi.

L’occhio di pernice, più propriamente detto tiloma, non è altro che un ispessimento della pelle dei piedi, simile ad un callo, che si forma tra le dita. Questo inestetismo è particolarmente fastidioso e provoca dolore e difficoltà a camminare. L’occhio di pernice viene normalmente trattato con rimedi naturali.

Le cause dell’occhio di pernice

Generalmente, la formazione dell’occhio di pernice è dovuta allo strofinamento continuo e ripetuto o a un’eccessiva pressione su una determinata area del piede. Le cause principali del tiloma sono scarpe di cattiva fattura, troppo rigide, col tacco, troppo larghe o troppo strette. L’occhio di pernice, però, può essere provocato anche da un’assenza di tessuto fra l’osso e la pelle del piede. Questa condizione facilita l’attrito quando si cammina, pertanto favorisce la sua formazione. La presenza di questo tiloma rende difficoltoso e doloroso indossare specifiche calzature.

Esistono moltissimi fattori di rischio che fanno insorgere i tilomi, tra cui:

  • Non allacciare le scarpe: camminare con le scarpe slacciate fa sì che il piede scivoli all’interno della calzatura, subendo uno sfregamento continuo
  • Avere piedi diversi o deformi
  • Avere piedi con ossa rialzate
  • Avere un dito a martello: il dito o le dita interessate assumono un aspetto piegato in corrispondenza dell’articolazione centrale
  • Indossare spesso scarpe con il tacco
  • Soffrire di borsite al piede.

Occhio di pernice: tipi

Esistono due diversi tipi di occhio di pernice:

  • Occhio di pernice duro. E’ il tipo più comune e ha le dimensioni di un pisello. Presenta, al centro, una specie di spina di pelle. Si manifesta comunemente sul quinto dito del piede ed è causa di dolore e gonfiore.
  • Occhio di pernice molle. Di solito è biancastro e ruvido al tatto. Si forma più frequentemente tra le dita dei piedi, dove c’è maggiore umidità e tendenza a sudare. E’ causa di dolore e, talora, di infezioni batteriche o fungine.

L’occhio di pernice, per le persone che dispongono di buona salute, è solitamente privo di complicanze. Per quanti soffrono di diabete, invece, il tiloma può dar vita a ulcere profonde e conseguenti infezioni. In questi casi è assolutamente necessario rivolgersi al medico.

Come prevenire l’occhio di pernice

Per prevenire la formazione dei tilomi, bisognerebbe asciugare i piedi con cura dopo ogni loro lavaggio, usare spesso la pietra pomice per eliminare la palle dura e ispessita e usare scarpe adatte e confortevoli.

L’occhio di pernice, comunque, guarisce in poche settimane se si seguono alcuni consigli: non indossare le scarpe che hanno procurato il disturbo, non indossare scarpe strette, ammorbidire le dita infiammate utilizzando delle creme specifiche, inserire dei dischi di gomma attorno alle dita malate in modo da evitare ulteriori compressioni e tagliare gli strati più alti di pelle utilizzando degli strumenti specifici.

Rimedi naturali

Ancor prima di valutare l’asportazione chirurgica dell’occhio di pernice, si può provare a sbarazzarsene con alcuni rimedi naturali:

  • Pediluvi con acqua calda e sale integrale oppure con il bicarbonato di sodio per almeno mezz’ora. I pediluvi servono ad ammorbidire la cute del piede e di conseguenza i tilomi. In questo modo sarà più facile eliminarli con l’aiuto di una lima da piedi.
  • Impacchi a base di gel d’aloe vera: è lenitivo e rinfrescante e risulta utile per alleviare i fastidi dati dall’occhio di pernice. Basterà spalmarlo più volte al giorno delicatamente e avvolgere la parte trattata con una garza.
  • Calendula: è possibile ottenere grandi benefici con la tintura madre di calendula, la cui applicazione è da ripetere più volte al giorno per circa 20 minuti.
  • Limone: ottimo antibatterico. Potete sfregare uno spicchio direttamente sul punto interessato arrossato o creare impacchi con bende imbevute di succo.

E’ di fondamentale importanza curare quotidianamente l’igiene dei piedi e imparare a camminare in modo corretto, oltre che con le scarpe giuste.

Scritto da Fabrizia Volponi

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