L’isola degli orrori: la Francia denuncia i reality-truffa. E l’Italia?

"The show must go on"…con ogni mezzo.

La denuncia sui reality tarocchi che arriva dalla Francia è terribile ma in Italia non ha avuta quasi nessuna eco.

Il giornalista Philippe Bartherotte ha svelato nel libro "La tentation d'une île" i trucchi e le manipolazioni che gli autori usano per rendere spettacolari questo genere di programmi.

Ad ogni costo, in qualche caso anche della vita e della salute mentale delle persone.

La testimonianza di Bartherotte è affidabile, perchè lui stesso è stato autore di importanti format trasmessi oltr'alpe.

Tra questi, L'isola della tentazione, versione francese di Tf1 del format di Endemol "Temptation Island", in cui varie coppie regolari devono convivere in un luogo isolato con altrettanti gruppi di single per mettere alla prova la forza delle loro relazioni. (Ne accenna Paolo Taggi in questo brano)

Bartherotte ne conosce tutti i segreti.

Ulteriore riprova della sua credibilità è la denuncia sporta da 150 partecipanti alle produzioni di vari reality show francesi per essere stati sfruttati e torturati.

In questa pagina in francese (consiglio a chi non conosce la lingua di tradurla automaticamente con Google, qui, per avere anche con un testo impreciso l'idea della enormità delle rivelazioni) c'è un lungo resoconto di imbrogli perpetrati dagli autori ai danni dei telespettatori e degli stessi concorrenti.

In programmi come Pechino Express o Star Academy, la selezione dei partecipanti viene fatta, spiega il giornalista, sulla base di prescrizioni contenute in un manuale elaborato dalla americana "Request Sciences Laboratories".

Si tratta di un prontuario adottato anche dalla CIA ed usata nei centri di detenzione a Guantanamo, in Iraq e Afghanistan.

Il lavaggio del cervello dei concorrenti avverrebbe attraverso numerosi step da incubo: isolamento sociale del soggetto, induzione dello stress facendolo vivere in ambienti ostili, bui, senza orologio, privandolo del sonno, umiliandolo, sottoponendolo ad interrogatori di terzo grado.

Non manca l'abuso di droghe e alcool.

Non so quanto ci sia di vero e quanto sia frutto di una vendetta di un uomo evidentemente sanzionato dallo show biz.

L'aspetto che però mi incuriosisce di tutto questo orrore è che l'opera-scandalo di Bartherotte ha appassionato i francesi ma ha lasciato quasi indifferente critici e giornalisti italiani…

Scritto da Style24.it Unit

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