Il Mullet: Storia e Rinasciata di un Taglio Iconico che Sta Tornando di Moda

Il mullet è un taglio di capelli iconico che ha attraversato diverse interpretazioni nel corso della sua storia. Questo stile è caratterizzato da una lunghezza frontale corta e una parte posteriore più lunga, creando un contrasto distintivo. Negli anni, il mullet ha guadagnato popolarità in diverse culture, diventando simbolo di epoche e movimenti. Dalla sua origine negli anni '70 fino ai revival moderni, il mullet continua a essere un'affermazione di stile audace e individuale,...

Il mullet, un taglio di capelli che si distingue per il suo caratteristico contrasto tra la parte anteriore e quella posteriore, ha origini che affondano nel passato. Dalla sua apparizione tra gli antichi greci fino alla sua rinascita negli anni ’80, questo stile ha attraversato varie epoche, rimanendo sempre presente nel panorama della moda.

Origini storiche del mullet

Secondo alcune teorie, il mullet risale addirittura al Paleolitico, un’epoca in cui gli uomini primitivi si accorciavano i capelli sulla fronte per avere una visione migliore durante la caccia.

Alan Henderson, nel suo libro Mullet Madness, suggerisce che questo stile possa essere associato al bisogno pratico di mantenere i capelli lontani dal viso, lasciando lunghezze nella parte posteriore.

Un taglio attraverso i secoli

In epoche successive, il mullet è stato indossato da giovani alunni nel V secolo d.C. e ha fatto la sua comparsa in molte civiltà antiche, inclusi i Sumeri e gli Ittiti. Anche durante il Seicento, il mullet riemerge con uomini che sfoggiano capelli arricciati corti davanti e lunghi dietro, dimostrando così la sua versatilità nel tempo.

Il rinascimento del mullet negli anni ’80

Il vero boom del mullet si è avuto negli anni ’80, periodo in cui artisti come David Bowie e Tom Jones hanno contribuito a renderlo popolare. In Italia, la serie televisiva MacGyver ha ulteriormente cementato il suo status, facendo sì che molti giovani adottassero questo stile ribelle come simbolo di individualità e anticonformismo.

Il mullet come simbolo di ribellione

Per i ragazzi della Germania dell’Est, il mullet è diventato un segno di sfida e libertà durante un periodo di forte repressione.

Icone come Tina Turner e Hulk Hogan hanno incarnato questa estetica, conferendo al mullet un’aura di audacia e creatività.

Il mullet oggi: una nuova interpretazione

Negli ultimi anni, il mullet ha visto un ritorno tra le donne, le quali lo richiedono sempre più nei saloni. Questo taglio permette di esprimere una femminilità forte e irriverente, con celebrità come Rihanna e Zendaya che lo sfoggiano con orgoglio. La sua popolarità attuale è testimoniata dal fatto che non è più associato solo a un’immagine maschile, ma si è evoluto in uno stile androgino e versatile.

Caratteristiche e consigli di stile

Gli hairstylist apprezzano il mullet per la sua creatività e la possibilità di personalizzazione. Questo taglio può essere adattato a diversi tipi di volto e lunghezze di capelli, rendendolo unico per ogni persona. Tuttavia, non è consigliabile per chi ha uno stile più classico, poiché potrebbe risultare poco coerente con il loro look abituale.

Il mullet è un taglio che richiede cura e attenzione: per ottenere il miglior risultato, è fondamentale utilizzare prodotti specifici che esaltino la struttura e il volume del taglio. Con una giusta tecnica di styling, il mullet può davvero risaltare, diventando un simbolo di stile e audacia per chiunque decida di adottarlo.

Scritto da Roberto Conti
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