Giallo-Plagio sul romanzo di Faletti “Io sono Dio”: Vito Catozzo indaga

Curiosità da zapping.

Ieri a Matrix, Faletti presentava il suo nuovo romanzo "Io sono Dio" .

Ho visto pochi minuti: di tutto l'ambaradan di ospiti e parole, mi colpiva solo il titolo del giallo, e non capivo perchè. "Dove l'ho già sentito?", mi dicevo.

Poi ho fatto mente locale. Ma sì!

La frase "Io sono Dio", non era il titolo di un romanzo, ma di un semplice post di Format del febbraio 2006.

Faletti ha faticato di più, in effetti.

Certo, una coincidenza.

E se invece così non fosse?

Se Faletti ,o chi per lui della sua casa editrice, fosse passato da qui e avesse "preso in prestito" il titolo, proprio nel periodo in cui stava progettando il giallo? (carino, via, "Io sono Dio", davvero originale, e inoltre da qui passano centinaia di migliaia di lettori, perchè non anche lui?).

L'ipotesi non è campata in aria. Un precedente ce l'ho.

Nel 2000 ho intervistato per il Franco Bernabè Digital Magazine il capo di una società che stava lanciando un nuovo servizio per internet.

Ebbene, in quell'occasione mi sono spremuto le meningi per coniare un titolo interessante per il mio articolo.

Ne è venuto fuori un gioco di parole, davvero divertente, creato dalla fusione di due termini tra loro, se non ricordo male.

E anche se ricordassi bene, non lo citerei più!

Una settimana dopo è partita infatti la campagna pubblicitaria del nuovo servizio con una serie di spot trasmessi da Rai e Mediaset.

Lo slogan scelto dai creativi era proprio il titolo del mio articolo!

Preso così, al volo, senza che qualcuno almeno mi ringraziasse.

Il caso è ben diverso.

Il motto di quella rèclame era di certo un plagio, fatto in extremis, ad opera della agenzia che ha curato la campagna: perchè era impossibile che a due persone venisse in mente una frase così surreale e strana, e perchè la contemporaneità degli eventi lo suffraga.

"Io sono Dio" è invece un dubbio ,labile, labilissimo, che coltivo.

Destinato a rimanere tale.

Perchè le idee sono nell'aria. E anche quando sono scritte su carta o su internet, c'è poco da fare, non esiste certo la tutela Siae per i titoli dei post!

Per me comunque rimane un Giallo: Faletti, sarebbe capace di rubare un titolo da un blog?

Vito Catozzo ha già avviato le indagini,  porco il monto che ciò sott' ai piedi…

Scritto da Style24.it Unit

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