Pregiudizio Filiberto di Savoia.
Momento più basso della stagione televisiva, e non siamo neanche a metà settembre.
Con Emanuele Filiberto, ormai, è come giocare alla roulette russa: accendi la tv e non sai mai quando spunterà fuori. E' dappertutto: canta, balla, presenta, improvvisa, gigioneggia, fa l'ospite, l'opinionista e il politico.
Il problema è che non fa bene nessuna di queste cose.
A me il Principe non è antipatico a priori, ma diobono, non può presentarsi a Miss Italia – uno spettacolo funesto, vecchio dentro, ormai alla deriva – ed industriarsi in uno sketch del genere.
A parte che non fa ridere ed è fuori contesto (allo spettatore interesseranno le miss, non le paturnie di Casa Savoia), ma significa prendere in giro il pubblico. “Ah, vedete? Io non sono snob, sono umile”. E al popolo, Emanuè? Mica ti detestano perchè sei snob; ti detestano perchè sei scarso. E se uno è scarso, è scarso pure se è umile, poche storie. Mi ricorda quelli che “ah, ma io ci metto il cuore”.
E chi se ne frega? Se uno è alto quanto Puffo Quattrocchi non può giocare nell'NBA neanche se ce ne mette dodici chili, di cuore.
