Meglio X Factor, Cepu della tv, o la Squola di Amici? Indagine Facebook sull’ignorantità del pubblico dei talent show

La sai l'ultima? Le persone laureate seguono X Factor mentre i ragazzini ignoranti vedono Amici.

Tutti noi, neuroni del "pensiero unico", ripetiamo a pappagallo questa freddura. Perchè "se la dicono tutti sicuramente deve essere vera".

Mio nipote di quattordici anni anni vorrebbe interrompere gli studi e inserire nel suo curriculum scolastico la voce: "Telespettatore di X Factor". Molto più comodo, rapido ed economico del Cepu!

La simbiosi tra X Factor e Accademici è uno dei miti della stagione televisiva (mi-to, parola greca che significa "credenza irrazionale" ed ha il prefisso di mi-nchiata).

Io ho voluto verificare questa tesi del pensiero unico con una inchiesta fatta su Facebook, nella mia rete di relazioni reali.

Ho nutrito il dubbio poiché ad occhio e croce non dovrei essere un telespettatore di X Factor: non sono laureato e neppure del nord, altro requisito standard individuato dai sondaggisti dell'auditel.

Scopro con piacere che condivide la mia perplessità uno degli stessi autori di X Factor , Angelo Ferrari, che scrive su Tvblog a proposito dell'edizione 2008 del programma: "Chiunque io abbia interpellato, ha visto X-Factor…il pubblico di X-Factor…per quello che so è colto, medio-alto, del nord. Ma possibile che io conosca solo laureati, ricchi e padani?".

Tra i commentatori del post, l'incosciente White propone un dramma umano che richiede il pronto intervento psicanalitico del dott. Manneimer: "io sono del sud.ancora faccio il liceo…quindi non so se posso definirmi colto…".

Deciditi, White: metti in giro la voce che sei colto. Vedrai che funziona! Morgan ha fatto così, vai tranquillo.

Ma dicevo del mio personale mini-sondaggio.

Di fatto, ho riscontrato che molti ignoranti apprezzano X Factor mentre parecchi dotti stravedono per Amici.

Ho eseguito la mia indagine su Facebook, dove non posseggo un profilo per chi mi cercasse invano, entrando con l'account di un complice conosciuto in carcere (scherzo, l'ho conosciuto in riformatorio!).

Ho interrogato 29 persone, del Sud e del Centro. Ho escluso i nordici.

So quali sono i quozienti intellettuali dei componenti del campione, poiché li conosco realmente o per interposta persona.

Risultato: tra i 9 che ai tempi della Scuola andavano a ripetizione dalle capre, ben 8 frequentavano ogni martedì sera Morgan sui viali di Rai2. (Esagero perchè non dovrebbero leggere Format: in effetti cinque hanno un diploma tecnico, dunque non sono intellettuali, e quattro sono diciottenni-diciassettenni con profitti scolastici esaltanti durante la ricreazione)

Tra i 12 laureati, ben 7 si sparavano in vena dosi massicce di Alessandra Celentano per anestetizzare i pensieri intelligenti. Solo 5 invece battevano sul 2 con Francesco Facchinetti. Va detto anche che una dozzina di tutti e due i gruppi, pur mantenendo le rispettive preferenze, guardava ogni tanto sia l'uno che l'altro talent show.

Poi ci sono otte persone sane di mente -capita anche nella mia cerchia di conoscenze- che la sera escono o affogano nel Web e se ne fottono della tv.

Questa è la mia realtà: molti intellettuali votano Amici e altrettanti somari, X Factor.

Però in queste settimane ho letto tanti di quegli articoli che insistono sull'identità X Factor=Laureati, da rimpiangere di non aver proseguito gli studi universitari.

Mi chiedevo: sarò l'unico asino ,pur avendo anch'io usurpato una reputazione di persona colta, che capisce Morgan?

O il pensiero unico, che ci fa credere vero tutto quello che dicono gli altri, è ormai una tautologia? Una ridondante ripetizione della nostra Realtà Virtuale ed Autoreferenziale: tutti lo critichiamo e tutti lo pratichiamo.

Insomma, una trappola.

Come possiamo scardinare il pensiero unico se non facciamo l'analisi cartesiana dei pregiudizi che ci ficca in testa la Tv stessa e la sua metastasi giornalacea?

Viviamo ancora in una Società Pluralista o alla Sagra del Precotto? Dirige l'orchestra Giorgio Napolitano o Giovanni Rana?

Esiste un'altra realtà non pre-digerita da Sandro Bondi (Berlusconi ha cose più importanti da fare che andare in bagno) che ci emancipi dall'omologazione mentale?

Il pensiero unico si morde la coda: questi sono miti acidi, ragazzi. Speriamo che vengano i marziani a liberarci!

Scritto da Style24.it Unit

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