Come migliorare la produttività in una giornata

Come organizzare al meglio il proprio tempo nell'arco di una giornata? Di seguito i consigli su come migliorare la propria produttività.

Quante volte abbiamo detto che avremmo bisogno di una giornata di almeno 48 ore per fare tutte le cose che abbiamo da fare? Il più delle volte, infatti, il tempo sembra non bastare mai! Non abbiamo nemmeno il tempo per respirare e riposarci due minuti che già un altro impegno si sta accavallando con qualcos’altro. Questo diventa soprattutto complicato quando si ha una famiglia e dei bambini a cui pensare. Oppure nell’ultimo anno, a causa dello smart working, sembra proprio che il distacco tra lavoro e vita privata non esista più e che non si abbia nemmeno un momento per rilassarsi. Ma come organizzarsi al meglio e migliorare la propria produttività? Vediamo qui di seguito i migliori consigli per riuscirci.

Come migliorare la produttività

Molte volte organizzare il tempo a disposizione nell’arco di una giornata è un po’ complicato. Sembra infatti non bastare mai: è come se dovessimo sempre rincorrere quei cinque minuti in più che ci servono per riuscire a fare tutto. Ma in teoria non dovrebbe essere così. Certo, la vita è di per sé frenetica, ma bisogna trovare il tempo per tutto e dovrebbe anche avanzare per potersi godere la vita. Ma come fare quindi per ottenere più tempo per tutto? La bacchetta magica, se esistesse, sarebbe molto utile, però in sua assenza dovremo provare con qualcos’altro.

Come migliorare la produttività: i consigli

Come abbiamo appena visto, il tempo non basta mai. Ma la prima domanda da porsi è “come gestisco il mio tempo?”. Se infatti abbiamo poco tempo e lo impieghiamo nel modo sbagliato, senza ottenere risultati e non portando a termine tutto quello prefissato, allora il problema c’è.

Quindi, il primo step è appunto concentrarsi su quali sono le priorità nell’arco di una giornata e capire come adempierle tutte senza arrivare sempre di corsa e col fiato corto.

come migliorare la produttività

Anche perché se impariamo a vedere le cose in maniera differente, anche il poco tempo a disposizione sarà tantissimo. Non bisogna puntare sulla quantità delle cose da fare bensì sulla qualità: facciamo meno ma con più testa e cuore. Questo riguarda sia il lavoro che tutte le altre attività e mansioni extra.

Inoltre, un timer può essere d’aiuto, soprattutto per migliorare la produttività in ambito lavorativo. Ad esempio, si può impostare per circa 25-30 minuti di lavoro e 5-10 minuti di pausa. Continuando a procedere in questo modo, la concentrazione aumenterà e di conseguenza, anche l’efficacia e la produttività del lavoro.

Come migliorare la produttività grazie alla tecnologia

Altra cosa da non sottovalutare è come ci sentiamo. In che senso? Se ogni giorno tendiamo ad arrivare a fine giornata stanchi, affaticati e con attività lavorative o extra non ancora concluse, c’è qualcosa che non funziona. E oltre alla nostra mancata organizzazione, c’entra la stanchezza mentale.

Infatti avere il controllo di tutto porta ad esaurirsi e a consumare energie che invece sarebbero necessarie per concentrarsi e rendere di più su tutti gli aspetti. Ecco che in nostro soccorso può venire la tecnologia! Utilizzate agende elettroniche, calendari sul cellulare, liste o note sul tablet o sul computer per organizzare la vostra giornata. In questo modo, avrete la testa più sgombra, più attiva e potrete dare di più sulle diverse mansioni da svolgere quotidianamente.

Come migliorare la produttività: l’ultimo step

L’ultimo step per organizzarsi al meglio ma non meno importante degli altri è dividere la settimana in blocchi. Non bisogna concentrare tutte le attività più stressanti in un solo giorno, ma cercare di dividerle per aree tematiche o importanza. In questo modo, non si avranno giorni troppo pieni e giorni troppo vuoti e non ci si affaticherà il doppio.

Per fare un esempio: cercate di fissare le riunioni tutte in un solo giorno oppure di non risolvere un problema ostico e complesso dedicandovi solo in una giornata perché finirete col sbagliare di più.

Scritto da Marta Vitulano

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