Smalto in gravidanza: tutti i pro e i contro delle unghie colorate

Lo smalto per unghie è pericoloso in gravidanza? Ecco i pro e i contro.

La gravidanza è un momento magico, ma sono molti i pregiudizi e i falsi miti per cui molte donne rinunciano a curarsi e a fare quello che facevano prima per paura di “fare del male” al bimbo. Con gli opportuni accorgimenti, invece, la donna in attesa non deve rinunciare alla sua femminilità e a sentirsi sempre curata e a posto. Un esempio? Molte future mamme rinunciano allo smalto sulle unghie di mani e piedi per paura di assorbire sostanze chimiche nocive. Ci sono dei rischi per il bambino? Quali accorgimenti adottare?

I pro dello smalto in gravidanza

Cominciamo da una buona notizia: lo smalto in gravidanza si può usare. E lo dice una fonte scientifica molto autorevole. La dottoressa Mary Rosser del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia e Women’s Health del Montefiore Medical Center ha rassicurato molte donne titubanti sull’uso di tinte per capelli e smalti. La dottoressa ha affermato che lo smalto può essere usato in gravidanza a patto che non contenga cianoacrilati: questi composti chimici, che si trovano anche nelle colle e negli adesivi, sono pericolosi se inalati. Per precauzione, poi, è bene indossare una mascherina sul naso mentre si fa la manicure e tenere le finestre aperte per mantenere ventilata la stanza.

In Italia, anche il dottor Angelo Marzano, Dirigente medico presso la Clinica dermatologica dell’Università di Milano ritiene che l’uso dello smalto non sia pericoloso per il bambino. Nei suoi studi ha rilevato che l’assorbimento circolatorio al quale è sottoposta la lamina ungueale attraverso l’uso dello smalto semi permanente è eccessivo: per questa ragione consiglia di alternarlo con quello dello smalto normale.

I contro dello smalto in gravidanza

Purtroppo gli smalti per le unghie sono pieni di sostanze tossiche, tra cui anche la nota formaldeide: questa, sebbene consentita in piccole quantità, è riconosciuta dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come un agente cancerogeno per l’uomo. Per fortuna in commercio esistono smalti senza formaldeide: basta leggere l’etichetta ed evitare gli smalti che contengono methylene glycol o formalina.

E cosa dire in merito ai solventi utilizzati per rimuovere lo smalto, ovvero il comune acetone? Il primo studio autorevole in merito, che risale al 1994, rilevò che tra gli addetti che lavoravano a contatto con questi solventi era rilevabile una più alta l’incidenza di aborti durante il primo trimestre di gravidanza. Senza allarmismi è bene, dunque, prendere precauzioni e rimuovere lo smalto con la mascherina. Le alternative all’acetone classico che oggi troviamo in commercio, sono sicure? Attenzione perché tra gli ingredienti anche il toluene è molto pericoloso: può arrecare danni ai reni, al fegato e l’inalazione può produrre stanchezza, nausea, confusione.

Per quanto riguarda la ricostruzione con gel? Non è sconsigliata, ma è anche vero che le unghie sono un ottimo campanello d’allarme della micosi, carenze di vitamine e altri disturbi come l‘onicolisi ovvero lo sfaldamento delle unghie a causa di carenze di acido folico e ferro.

Smalto in gravidanza: fino a che mese?

Se andate incontro a un cesareo programmato, abbiate cura di rimuovere in anticipo lo smalto sulle unghie dai piedi e mani. In caso di complicazioni durante il parto, il medico dovrà verificare il colore delle unghie. Vi consigliamo, quindi, qualche settimana prima della data presunta del parto di rimuovere il gel o lo smalto in caso di cesareo.

Scritto da Fabrizia Volponi

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