Gabriele Paolini, dal Tribunale all’Università (con la complicità di Format)

La potente lobby dei media ha messo in giro una maldicenza: il disturbatore catodico Gabriele Paolini è solo un gran rompicoglione.

Falso: il potere accademico ha riscattato la reputazione del rompipalle!

Lo studente ligure Gabriele Scarponi ha infatti discusso oggi ,nel Campus di Savona dell'università di Genova, la tesi di laurea in Scienze della Comunicazione dal titolo "L'audience performativa: il caso di Gabriele Paolini".

Avete letto bene: è tutto vero!

Relatore è stato il professor Felice Rossello, docente universitario della disciplina di "Laboratorio di cinema, musica, spettacolo" ma anche autore televisivo di "Quelli che il calcio", format la cui invenzione è ricostruita qui .

Mi accorgo così non senza disagio di essere stato uno dei primi a qualificare pubblicamente l'attività di Paolini come oggetto di interesse culturale (sono in buona compagnia, ben più autorevolmente di me Aldo Grasso ha detto che il "profeta del condom" è un "elemento mediatico unico al mondo" e gli ha dedicato una voce della Garzantina della Tv).

Lo avevo fatto in questo articolo di aprile 2007 , in cui lo definivo "l'artista autarchico dell'esibizionismo" e lo interpretavo in termini di audience performativa.

A Paolini l'ironico ma in fondo elogiativo post è piaciuto (e te credo, direbbero i moderni latini!) e lo ha riprodotto nel suo sito.

Paolini – scrivevo- …è sì una scheggia "impazzita", ma di un fenomeno analizzato dagli studiosi dell'audience, ben più vasto di quanto si creda.

E' l'unico vero artista dell'esibizionismo televisivo. Il fenomeno in questione si chiama audience performativa…

In parole povere, è la parte del pubblico tv più attiva che 'per una spinta narcisistica cerca di entrare nel mondo dei media in cerca di visibilità, in cerca di audience'. (La definizione è delle docenti di analisi etnografica dell'audience dell'università La sapienza, Romana Andò e Marzia Antenore).

Già allora citavo con spirito profetico quell'ambiente universitario che oggi ha promosso il noto presenzialista a fenomeno degno di studio sociologico.

Adesso ho paura che Emilio Fede, il maggior nemico di Paolini, mi quereli per complicità.

A mia discolpa, lo informo che non conosco il sabotatore da guinnes dei primati.

Semmai, mi riprometto di intervistarlo presto per chiedergli che effetto fa diventare protagonista di una tesi di laurea, mentre al suo antagonista di Rete 4 non hanno mai dedicato neppure un dettato in prima elementare! 
Nel video in alto, una delle tante puntate della saga Paolini vs Fede, che su Youtube riserva anche filmati inediti sul dietro le quinte dei collegamenti

Scritto da Style24.it Unit

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