Emilio Fede, Tg4 del 30 maggio 2011: analisi di un dramma

Tg4 del 30 maggio 2011, edizione delle 19.00. Questa Š la faccia con cui Emilio Fede si presenta agli spettatori. L’attentato ad Herat come prima notizia, poi i risultati delle elezioni. “Gi… ci sono alcune certezze, ad esempio che a Milano ha vinto Pisapia…“. Notate qui la microespressione omicida, decisamente eloquente:

Anche se ormai diciamo non c’Š pi— l’emozione dell’attesa del risultato… (sorriso stentato)… ma il risultato…

(si tocca ripetutamente il volto con la mano, grande imbarazzo)… non ha modifiche rispetto a ci• che vi ho detto“. Insomma, ci dobbiamo beccare per cinque anni Pisapia e De Magistris, volenti o nolenti. La catastrofe incombe.

Notare l’espressione smarrita e gli occhi a palla dell’esponente del PdL. “Un po’ si vince, un po’ si perde” esordisce. “Bisogna saper perdere, non sempre si pu• vincere” le fa eco Fede.

Subito dopo – ve lo giuro – la parlamentare PdL inghiotte a vuoto.

 

La faccia di Marina Dalcerri, inviata a Palazzo Marino (Milano)…

… e quella di Donatella Di Paolo, dal quartier generale di Letizia Moratti (dove non vola una mosca).

DopodichŠ Fede illustra la situazione da par suo: “Alloravediamosubito quelli che sono i risultati deidededi ormaisontutti risutahhdeifinitiv DEDICHIAMO come eeera ovvionotammente perchŠ cos Š stato in questi giorni (pausa) eeehdeh di campagna eoahhle DI ATTESA alle grandi sfide cos’erano? Milano Napoli“.

Quando fa cos lo adoro.

MAGIC MOMENT DELLA SERATA: il duetto Fede-Dalcerri. Inizia Emilio: “Ho sentito ci sar… un primo saluto di Pishpiiah (Pisapia, nuovo sindaco magrebino?) in Piazza Duomo eppoi una festa mi pare intorno alle 21 giusto?“. Lei, gettandola l un po’ cos: “Esatto, difatti c’Š *qualche* (agita la manina come a minimizzare il “qualche”) bandiera rossa che dalla Galleria va verso il Duomo PERO’ DEVO DIRE che tutto attorno a Piazza della Scala (muove le braccia per enfatizzare il “tutto attorno”) la citt… sta continuando a lavorare QUASI COME SE NULLA FOSSE SUCCESSO, una sorta di INDIFFERENZA“.

E Fede: “Eeecco questa Š una cosa quest… guarda ci stai dando prop una notizia importante prrqull che vorremmo dal neo eletto sindaco che mom quand s’affaccer… in Piazza Duomo, quando festegger… eccetera eccetera.. dica anche ad altri settori STATE TRANQUILLI, perchŠ Milano deve vivere questo momento nel massimo della tranquillit…“.

Oh, bravo Emilio. Insomma, Pisapia, eccheccavolo! Hai vinto, ok, ma mo’ non t’allargare, eh? Non disturbare troppo, mannaggia a te, che i milanesi lavorano e devono rimanere tranquilli. Un secondo dopo (ma un secondo di numero) inquadrano la piazza, dove migliaia di milanesi – si vede, no? – desiderano rimanere tranquilli.

Battibecco tra Fede e Maurizio Baruffi, portavoce di Pisapia. Si parte male, con l’inviata (Stella Carraro) che si lamenta perchŠ il neo sindaco non si concede alle telecamere del Tg4. Baruffi risponde che Š una questione di scaletta (mwahah), poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa parlando di “menzogne e diffamazioni che venivano da pi— parti“. Il sapido Emilio non ci sta: “Mi permetta, non Š che in queste sue parole ci sia… si sta parlando di serenit… e strette di mano e lei ha detto la vergogna e l’aggressione. Guardi, io le dico sinceramente da piiiccolo (e fa il gesto con la mano, avvicinando pollice ed indice), modestissimo (!) e giovanissimo (?) giornalista, se sento queste parole… (pausa, faccia schifata)… un po’ mi lascia perplesso, francamente, no? PerchŠ boh (faccia nauseata), vuole ripetermi il concetto?“.

Baruffi: “Pensi quanto siamo rimasti perplessi noi in queste settimane“. Ma il prode Emilio non cede e difende con fermezza il suo lavoro: “Certamente non da questa informazione. Mamma mia (tono scocciato), guardi, io speravo di trovare in lei una persona serena“. E Baruffi, sornione, piazza il colpo fatale: “Assolutamente non da parte sua, direttore, che Š sempre stato un esempio di grande correttezza nel mondo dell’informazione (e quasi ride)”.

Notare dove si trovava Pisapia proprio in quei minuti. Smacco totale. L’inviata cerca di attirar la sua attenzione, lui non se la fila di pezza (lo stava intervistando Sky).

  

Fede, tra lo spaesato e l’innervosito, si rivolge al pubblico, alla senatrice del PD presente in studio, a se stesso, alle stelle sempiterne: “C’Š un attimo… devo dire, al di sopra delle parti, e MI SENTO veramente al di sopra delle parti, c’Š una atmosfera… non so, ehmmmemmehm, senatrice, faccia lei (!)… cioŠ, forse un po’ piuuuu—… nonfaniente“. Chiarezza di pensiero innanzitutto.

Rincuorata da Emilio (“Grazie per la pazienza, hai fatto il tuo dovere, non Š un problema, eheh, grazie“, ma si vede che Fede vorrebbe strozzare qualcuno), Stella Carraro ci lascia con un beeel sorriso. Interessante la posa fantozziana da lei assunta mentre parla col Direttorissimo, stile “no le scudisciate in faccia no vi prego“. Prima d’andare, l’inviata rimarca che Š “un po’ amareggiata da cronista, c’abbiamo provato con i migliori sorrisi, direttore… Š questo, vabbŠ“. Strano che con tutti ‘sti amorevoli sorrisi Pisapia non abbia ceduto.

(ringrazio TheGrandCanal per il video)

Scritto da Style24.it Unit
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