Beppe Grillo: chi va in tv fuori dal Movimento 5 stelle

Beppe Grillo minaccia i suoi candidati: chi va nei talk show fa una scelta di campo. E nessuno sembra voler discuter il diktat. C’è un problema di democrazia all’interno del Movimento 5 stelle?

Dopo le elezioni, almeno per decenza, buona parte degli spazi informativi della tv si sono preoccupati di dare la parola agli esponenti del Movimento 5 stelle. E così l’Italia profonda che non ha mai acceso un pc in vita sua, che tra i giornali al massimo ha sfogliato qualche volta la Gazzetta dello Sport, ha potuto conoscere le facce giovani e pulite dei candidati  a cinque stelle.

Suppongo ne sia rimasta ben impressionata: infatti nei sondaggi del dopo voto il Movimento era già salito oltre quota 15 per cento. Certo, c’è l’effetto bandwagon, quello che porta a salire sul carro del vincitore, ma non credo ci si possa fermare a questo.

Eppure Beppe Grillo è tornato a tuonare contro i suoi candidati che hanno accettato di apparire sul piccolo schermo: “Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilità non solo ai presenti, ma all’intero Movimento“.

E poi, ancora più duro: “Comunque chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo”. Che suona un po’ come un out out, ovvero: chi va in televisione è fuori.

Qua evidentemente c’è un problema politico e un problema di comunicazione. Il primo è ovviamente il più importante, e ha a che fare con la questione – più volte sollevata anche da noi e mai chiarita – di quanto conti Beppe Grillo all’interno del movimento, quale sia esattamente il suo ruolo: è un sovrano assoluto, come a volte sembra, o un semplice sponsor come ripetono i grillini? L’impressione, abbastanza inquietante, è che ancora una volta la risposta corretta sia la prima: Grillo ordina che non si va più in tv, minacciando neppure tanto velatamente delle vere e proprie espulsioni, e a quanto pare i suoi candidati si adeguano senza  fiatare.

Aspettiamo delucidazioni e smentite, ma se così stanno le cose il voto al Movimento per le politiche diventa improponibile.

L’altro tema è relativo alla strategia di comunicazione scelta da Grillo: ha ragione oppure torto a voler ignorare la televisione? In parte ne abbiamo già parlato, sostenendo che le apparizioni devono essere sì meditate e contingentate, ma che – allo stesso modo – trattare Vespa e Santoro allo stesso modo è abbastanza stupido. Come dicevo all’inizio, far apparire le belle facce dei giovani cinque stelle a chi si nutre solo di tv, ed è irraggiungibile attraverso internet, è più che consigliabile una vera necessità per il Movimento e le sue possibilità di crescita.

Ma soprattutto, se decide solo Grillo – su questo come di altri aspetti – la democrazia sta decisamente da un’altra parte.

Scritto da Style24.it Unit
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