Sanremo 2021, “Ora” di Aiello: il testo e il significato

Aiello presenta al Festival di Sanremo 2021 la canzone "Ora", brano scritto da lui e da altri artisti: il testo e il significato.

Fra i big in gara a Sanremo 2021 c’è anche il cantante italiano Aiello, alla sua prima partecipazione al Festival della canzone italiana. Nel 2011 aveva partecipato alle audizioni per la categorie “Nuove proposte” del Festival, senza però qualificarsi tra i finalisti. Nel 2019 pubblica il singolo Arsenico che riscuote un successo clamoroso. Il brano che presenta all’Ariston si intitola “Ora” ed è scritto da lui. Una ballata autobiografica, una canzone per confessarsi, chiedere scusa e “redimersi” che a causa delle sue paure ha commesso degli errori.

Aiello, Ora: il testo della canzone

di A. Aiello – Ed. Piciola/Sugarmusic/Proprietà dell’Autore – Roma – Milano

Ora ora ora ora
Mi parli come allora
Quando ancora non mi conoscevi
Pensavi le cose peggiori
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Tredici ore in un letto
A festeggiare il mio santo
Il giorno dopo su un treno che mi portava a casa
Nessuno mi aveva detto “devi tornare a scuola”
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ora ora ora ora
Te la ricordi ancora
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Avevo il cuore malato
Ma tu non lo vedevi
Mi tenevo le pezze gelide dietro al petto
Ci tenevo a mostrarmi come un drago nel letto
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ho visto foto di te
Il tuo compagno, una bambina
Poi quella casa l’hai finita
Dovevi portarci me
Dovevi portarci me
Sesso ibuprofene
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco.

Scritto da Marta Vitulano

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