Avere gli occhi glauchi: cosa significa e perché sono rari

Cosa significa aver gli occhi glauchi: tutto su questa particolare tonalità dell'iride; da dove deriva il termine, e quali poeti ha ispirato.

Il colore degli occhi ci affascina da sempre, e ovviamente le tonalità più chiare e rare sono quelle che ci intrigano più di tutte. Non tutti però conoscono gli occhi glauchi; ma cosa significa questo termine? Si tratta di una particolarissima tonalità, un mix fra il verde e l’azzurro, visibile solo nel 3% della popolazione mondiale. Come per il colore della nostra pelle, anche quello degli occhi è determinato dalla presenza della melanina: in questo caso, il colore chiaro è causato proprio dalla sua scarsità. Gli occhi glauchi nel tempo sono diventati molto ricorrenti nella poesia e nella letteratura, a partire da Omero.

Occhi glauchi: cosa significa il termine e da dove deriva

Gli occhi glauchi presentano una caratteristica colorazione in cui due tonalità si mescolano. Di solito avviene fra il verde e l’azzurro, dando vita ad un colore che possiamo anche definire ceruleo. Come sempre, le storie e le leggende sugli occhi verdi, azzurri e in generale dalle tonalità chiare si sprecano. Nel caso degli occhi glauchi però c’è un fondo di verità. Cosa significa avere gli occhi glauchi? Deriva dal greco antico, dal poeta Omero per la precisione. Parlando della dea Atena, l’avrebbe infatti descritta con l’epiteto glaukopis (glaucopide) per indicare la lucentezza dei suoi occhi. Se tradotto letteralmente, il termine diventa occhi di civetta, animale sacro e simbolo della divinità della saggezza.

Il termine glauco viene utilizzato soprattutto per indicare gli occhi che non hanno una colorazione ben definita, ma indeterminata a causa delle varie tonalità presenti nell’iride. Gli occhi glauchi spaziano da un mix fra azzurro e verde ad altri in cui si presentano anche il grigio e il nocciola. Come per le altre colorazioni chiare, anche per negli occhi glauchi la tonalità è causata dalla bassa presenza di melanina. L’iride assorbe poca luce, rimanendo quindi più chiara; proprio per questo motivo, le persone con gli occhi di questo colore sono più sensibili alla luce del sole.

Le tonalità chiare nel mondo e nella poesia

Gli occhi glauchi ovviamente sono una delle tonalità più apprezzate ed amate al mondo. Come per le altre colorazioni, quelle più rare sono sempre le più affascinanti. Infatti secondo numerosi sondaggi le persone sono sempre più attirate dalle tonalità chiare proprio perché sono quelle meno diffuse. Nell’antica Grecia non si prestava particolare attenzione al colore degli occhi, ma più alla forma. Gli occhi chiari però creavano comunque un’eccezione; soprattutto in una zona come quella mediterranea, avere gli occhi azzurri poteva essere associato ad un intervento divino.

La passione e l’interesse verso gli occhi glauchi non si esaurisce certo in quel periodo. Dopo Omero furono molti i poeti che usarono il termine glauco all’interno delle loro opere, in riferimento agli occhi, e non solo. Fra questi spicca Giosuè Carducci, premio Nobel per la letteratura nel 1906. Nell’opera Il Bove fra proprio riferimento a questa tonalità negli ultimi versi: “E del grave occhio glauco entro l’austera / Dolcezza si rispecchia ampio e quieto / Il divino del pian silenzio verde”.

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