Argomenti trattati
Il panorama attuale della mobilità in Italia
Nel 2023, il rapporto Audimob dell’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti (Isfort) ha rivelato dati allarmanti riguardo all’uso del trasporto pubblico in Italia. Solo l’8,6% dei cittadini ha scelto questa modalità di spostamento, mentre il 65% continua a preferire l’automobile. Questa situazione non è solo una questione di preferenze, ma riflette profonde disuguaglianze economiche e territoriali. Molti italiani, in particolare le famiglie a basso reddito, si trovano costrette a utilizzare l’auto per spostamenti quotidiani, a causa della mancanza di alternative valide.
Le disuguaglianze nella mobilità
Le famiglie con redditi inferiori ai 15mila euro utilizzano l’auto nel 72% dei casi, un dato che sale al 75% nelle zone ultraperiferiche. Al contrario, tra coloro che guadagnano oltre 25mila euro, la percentuale scende al 56,4%. Questo divario evidenzia come la mobilità sostenibile, che comprende spostamenti a piedi, in bicicletta e con mezzi pubblici, sia sempre più limitata ai centri urbani, dove risiedono le fasce di reddito medio-alte. È fondamentale affrontare queste disuguaglianze per garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporto equo e sostenibile.
Il futuro della mobilità: opportunità e sfide
Nonostante il panorama attuale sia preoccupante, ci sono segnali di cambiamento. Le vendite di auto ibride sono aumentate dal 14,5% nel 2020 al 40% nel 2023, mentre l’alta velocità e gli Intercity hanno visto un incremento significativo. Tuttavia, la mobilità pubblica continua a subire un calo, con un uso dei mezzi pubblici che si attesta all’8,6%. È essenziale che il governo e le istituzioni locali investano in infrastrutture e servizi di trasporto pubblico per rendere questa modalità di spostamento più accessibile e attrattiva.
Carlo Carminucci, direttore della ricerca Isfort, ha sottolineato che il quadro della mobilità in Italia è fermo rispetto a una prospettiva innovativa. Maria Teresa De Benedictis, presidente dell’Isfort, ha evidenziato l’urgenza di accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile, in linea con gli obiettivi europei per il 2050. Solo attraverso investimenti mirati e una pianificazione attenta sarà possibile superare le disuguaglianze economiche e territoriali che caratterizzano il nostro Paese.