LVMH acquista Tiffany: accordo da miliardi di euro

LVMH, colosso francese del lusso capitanato dal miliardario Bernard Arnault, si è aggiudicato Tiffany.

Il colosso francese del lusso LVMH si è aggiudicato Tiffany: è ufficiale. I due gruppi, con una nota congiunta, hanno confermato le indiscrezioni degli ultimi giorni. Un accordo da miliardi di euro che, iniziato qualche mese fa, è giunto a conclusione soltanto adesso.

LVMH acquista Tiffany

LVMH, colosso francese del lusso capitanato dal miliardario Bernard Arnault, si è aggiudicato Tiffany. La notizia è stata data dai due gruppi attraverso una nota congiunta. Negli ultimi giorni, le indiscrezioni in merito a questo possibile ‘cambio di guardia’ si sono susseguite incessantemente e finalmente è arrivata la conferma. LVMH, che già controlla Louis Vuitton, Bulgari, Fendi, Givenchy, Kenzo e Moet & Chandon, estende il suo dominio anche su uno dei marchi più noti della gioielleria internazionale. Dopo un mese circa di trattative, Bernard Arnault è riuscito nella sua impresa, raggiungendo: “un accordo definitivo per l’acquisizione di Tiffany da parte di LVMH al prezzo di 135 dollari per azione. La transazione vale per Tiffany circa 14,7 miliardi di euro, ovvero 16,2 miliardi di dollari”. Questo è quanto si legge nella nota diffusa dai due gruppi. La trattativa era iniziata nel mese di ottobre, quando LVMH aveva offerto 120 miliardi di dollari. Ovviamente, il consiglio di amministrazione di Tiffany aveva subito fatto capire che, davanti ad una cifra del genere, l’accordo non avrebbe mai visto luce e il colosso francesce ha gradualmente alzato la posta.

L’impero LVMH

Con l’acquisizione di Tiffany, LVMH ha esteso ancora di più il suo impero. Oltre a Louis Vuitton, Bulgari, Fendi, Givenchy, Kenzo e Moet & Chandon, adesso anche Tiffany entra a far parte della ‘famiglia’. Questa mossa consente a Bernard Arnault di affermarsi maggiormente nel mercato dei gioielli, uno dei settori a maggior crescita sul mercato del lusso. Considerando che LVMH controlla già Cartier e Bulgari, con l’acquisizione di Tiffany, che ha 300 punti vendita in tutto il mondo, avrà il pieno controllo del settore. Negli ultimi anni, Tiffany ha sofferto un po’ per la concorrenza dei principali competitor, tanto che ha visto scendere i suoi titoli fino a 60 dollari per azione. Nel 2017, il colosso dei gioielli ha ritrovato lustro grazie all’italiano Alessandro Bogliolo. L’uomo, dopo una lunga esperienza in Bulgari e Diesel, ha rinnovato il look del punto vendita ‘di punta’, quello sulla Quinta Strada a New York, e ha aperto al suo interno un ristorante, coronando così il sogno di quanti hanno sempre desiderato fare ‘Colazione da Tiffany’.

Scritto da Fabrizia Volponi

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