Il Web diventa Rai per una notte o per sempre? Santoro va in onda nella Vice Tv

La Rete è un'alternativa dotata di autonoma dignità linguistica o una succursale della Tv generalista?

La scelta di Santoro, Mentana e company di dirottare i talk show politici ,vietati in Tv, su internet, promuove il Web al ruolo di Vice Tv.

Una funzione un po' riduttiva, che commento qui.

Le mie critiche non riguardano l'escamotage trovato dagli anchor man per garantire l'informazione ai cittadini nel momento topico della partecipazione democratica.

E' un'ottima idea!

Si riferiscono invece all'uso minimalista del Web interattivo come surrogato dei canali Rai o Mediaset.

Una questione che in questo momento è accessoria.

Ma siccome qui ci occupiamo di linguaggi dei media, e non di politica, propongo le interessanti interviste fatte da Eleonora Bianchini agli studenti della Facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano proprio sul dilemma che proponevo su Format.

Ha fatto bene Santoro a scavalcare la legge sulla par condicio usando il Web?

Lo streaming on line è come il broadcasting televisivo?

Nel filmato, le risposte.

Di fatto, la fruizone è diversa sui due mezzi.

Le reti generaliste sono potenti catalizzatori che aggregano ampie fasce di audience.

Il Web è dispersivo per natura, favorisce una scelta più vasta, personalizzata e frammentaria.

La vera novità del programma "Rai per una notte" di giovedì 25 è in fondo proprio la capacità di attrazione dell'inusuale emittente, in grado di dilatare il target, di moltiplicare la platea di un evento trasmesso in Webcasting.

La serata on line di Santoro gode infatti di una sinergia con gli altri media senza confronti, concentra l'attenzione di tutti gli utenti del Web, e potrebbe far letteralmente saltare i server dedicati.

Santoro farà boom di ascolti in stile Anno Zero?   

Scritto da Style24.it Unit

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