Positive Parenting: cos’è e come diventare “genitori positivi”

Cos’è il Positive Parenting? Come diventare “genitori positivi”? Cerchiamo di rispondere a queste domande.

Cos’è il Positive Parenting? Come diventare “genitori positivi”? Cerchiamo di rispondere a queste domande, per arrivare ad una genitorialità positiva che porta i bambini ad essere più autonomi e indipendenti.

Cos’è il Positive Parenting: le basi della genitorialità positiva

La Positive Parenting, chiamata anche genitorialità positiva, aiuta a crescere bambini più autonomi e indipendenti. Bisogna essere empatici, ma non amici dei propri figli, riuscire a dare delle regole, ma senza punire. Si tratta di un progetto educativo complesso, ma che può dare grandi risultati. Il Positive Parenting si allontana dal vecchio concetto educativo di punizioni e ricatti per un’educazione più empatica, basata su poche regole, ma chiare e precise. La genitorialità positiva è un approccio educativo che sta iniziando ad interessare sempre più mamme e papà. Si basa sia sulla soddisfazione dell’adulto come persona, in modo da evitare di scaricare stress e frustrazione sul rapporto con i figli, e allo stesso tempo sull’educare il bambino seguendo i suoi bisogni, cercando di avere più empatia, senza però diventare degli amici. Ci sono delle regole che devono essere rispettate, ma possono anche essere poste in modo positivo, così da evitare punizioni e momenti di stress e frustrazione, per ritrovare il benessere di tutti. Con poche semplici regole i bambini possono crescere in modo più autonomo, con maggiore fiducia in se stessi e la costante empatia da parte dei genitori.

Cos’è il Positive Parenting: come diventare “genitori positivi”?

Tra le prime regole per essere un “genitore positivo” troviamo l’assenza di amicizia. Non sono i bambini a dover scegliere, perché non è un loro compito, ma sono i genitori a dover dare delle risposte adeguate, in quanto responsabili dei propri figli. Gli esperti spiegano che si può dire “qui si cammina” invece di dire “qui non si corre”. Si tratta di un cambiamento di approccio che dona ai bambini delle regole precise ma tutte in positivo, mai in negativo. È importante l’incoraggiamento, evitando la mortificazione, così come è fondamentale la comunicazione diretta. La Positive Parenting mette da parte la vecchia idea che essere genitori è un sacrificio, per approcciare una visione di equilibrio con i propri figli, in modo che il rapporto non sia frustrante, spiegando e imparando a gestire le emozioni dei più piccoli, ma anche degli adulti. Trovare un equilibrio stabile nel rapporto con i propri figli è importantissimo per il benessere della famiglia. Cercare un approccio positivo, che porti grande empatia all’interno del rapporto, con uno scambio equo ma senza perdere di vista i propri ruoli, è fondamentale per costruire un rapporto solido e tutt’altro che frustrante con i propri figli, aiutandoli anche a crescere in modo autonomo e indipendente. È anche importante il concetto di “organizzazione educativa” per insegnare ai bambini ad essere autonomi e indipendenti, così da aumentare la loro fiducia in se stessi, stabilendo poche regole, ma chiare e precise.

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Scritto da Chiara Nava

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