Ballando, Selvaggia Lucarelli contro Iva Zanicchi: “Mansplaining in tv”

Polemiche a Ballando con le Stelle: Selvaggia Lucarelli si scaglia contro Iva Zanicchi con un lungo post condiviso sul suo account Facebook.

Selvaggia Lucarelli contro Iva Zanicchi a Ballando con le Stelle: la giudice ha postato un lungo messaggio su Facebook, contestando l’atteggiamento della concorrente del talent show.

Ballando, scontro tra Selvaggia Lucarelli e Iva Zanicchi: “Mansplaining in tv”

È partita col botto la nuova edizione di Ballando con le Stelle, che ha debuttato in prima serata su Rai 1 sabato 8 ottobre. La prima lite che ha travolto il talent show condotto da Milly Carlucci ha coinvolto la giudice Selvaggia Lucarelli e la neoconcorrente Iva Zanicchi, che gareggia in coppia con il maestro Samuel Peron.

Dopo lo zero dato alla coppia dalla giudice, la Zanicchi ha sussurrato all’orecchio del maestro la sua protesta, offendendo e infastidendo la Lucarelli. A circa 12 ore dal siparietto andato in onda, la giornalista ha postato un lungo post su Facebook, condiviso anche su Instagram. In particolare, a corredo dello screen pubblicato su Ig, ha scritto: “Quando Iva Zanicchi e il suo ballerino spiegano bene cosa siano sessismo e mansplaining in un programma tv. #ballandoconlestelle”.

Dallo screen, invece, si legge:

Voglio dire alcune cose su quello che è accaduto ieri con Iva Zanicchi, perché trovo che al di là del caso personale e del contesto, racconti una dinamica tipica, di quelle in cui le donne si trovano spesso impantanate.

La dinamica è molto semplice: io ho un ruolo che prevede una posizione “di potere”, ovvero quella del giudice in un programma di ballo/intrattenimento. C’è una concorrente, Iva Zanicchi, che si mette autonomamente in condizione di essere giudicata dalla sottoscritta. Lei ha qualche decennio più di me, molti successi alle spalle, “io sono Iva Zanicchi”, le piace spesso dire quando non è nel mood simpatica signora senza filtri. Già nelle clip che precedevano il debutto di ieri tradiva molto bene il suo pensiero, perché nel parlare di me fingeva di non ricordarsi come mi chiamo (“come si chiama quella lì?”). Un atteggiamento tipico: fingo che tu non sappia neppure chi sia perché non accetto di condividere lo stesso piano con te, c’è una gerarchia: io sopra, tu sotto.

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Un post condiviso da Selvaggia Lucarelli (@selvaggialucarelli)

Il post della Lucarelli su Facebook

Il post, tuttavia, continua su Facebook nel seguente modo:

Con queste premesse, nonostante io ieri le abbia anche fatto alcune osservazioni positive sulla sua capacità di fare show prima di dire che il ballo però era stato un disastro, la signora Zanicchi si è rivelata per quello che è, ovvero l’individuo tipico che quando sente la presenza di una donna accanto che occupa spazio, non ha alcuna sudditanza psicologica ed è in un contesto nel quale non esiste l’ordine gerarchico che decidi tu, va in tilt. Perde il controllo. E cosa si dice a una donna quando si deve mortificarla e rimetterla in un angolo? Putta*a.

E l’ha detto non una, ma due volte, ridacchiando e sussurrandolo nell’orecchio del ballerino.

E qui veniamo a un altro passaggio, perché questa dinamica in realtà ha avuto il suo esordio qualche minuto prima, cosa che io avevo compreso benissimo e che qualcuno digiuno di “esperienza di chi conosce bene le tecniche per mettere le donne in un angolo “ha scambiato per battibecco gratuito.

Anzi, al solito “che antipatica la Lucarelli”.

Il ballerino Peron aveva risposto alla mia critica sul ballo dicendo “amore mio bello tu non capisci niente di ballo”. Ora, al di là della comicità del ritenere 4 passi ballati dalla Zanicchi materiale che possa giudicare solo un ballerino con due ori in competizioni internazionali (e poi che noia ‘sta storia), quell’ AMORE MIO BELLO TU NON CAPISCI è da manuale del mansplaining. E cioè: da una parte ti tolgo autorevolezza (non sono Selvaggia Lucarelli, no, sono sua sorella, anzi la nipotina che chiama “amore mio bello”), dall’altra ti dico che non capisci niente, attaccando la professionalità e il ruolo, non il giudizio in sé. Entrambi – Zanicchi e Peron ­– in modo diverso, hanno evitato di andare dritti sulla sostanza, perché avevano davanti una donna e la donna va ridimensionata, zittita, mortificata.

Ora, capirete bene che io mastico, inghiotto e digerisco sia la Zanicchi che il suo ballerino con cui non ho mai avuto nessuno scambio al di là del buongiorno e buonasera in sette anni, ma credo sia importante non far passare queste dinamiche come gioco e normalità, perché sebbene siano sì, inserite in un gioco, sono come sempre una questione molto seria. Perchè se io ho tutti gli strumenti per tornare il sabato successivo e riguardare entrambi negli occhi, il mondo è pieno di donne che hanno meno forza, esperienza, coraggio e capacità di identificare chiaramente queste dinamiche. Donne che magari si convincono davvero di essere delle bambine sceme che non capiscono un cazzo.

E magari pure un po’ putta*e.

Scritto da Ilaria Minucci

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