Assorbenti lavabili, cosa sono e come usarli: consigli

Gli assorbenti lavabili sono l'alternativa ecologica ai classici modelli usa e getta. Ecco le marche migliori e i consigli per l'utilizzo.

Gli assorbenti lavabili sono una valida alternativa, soprattutto da un punto di vista eco, ai classici modelli usa e getta. Sono riutilizzabili, a patto che se ne faccia un corretto uso, per 4-5 anni, rispettano l’ambiente, sono igenici, garantiscono una sensazione di fresco e sono anti odore.

Assorbenti lavabili: cosa sono?

Qualche anno fa, gli assorbenti che tutte noi utilizziamo non esistevano. Quante hanno la fortuna di avere ancora una nonna avranno di certo sentito qualche loro racconto sui fantastici ‘panni di lino’. Erano semplicemente dei tessuti che venivano utilizzati al posto dell’assorbente e che, ovviamente, venivano riutilizzati per anni e anni. Oggi la situazione è completamente diversa, ma negli ultimi tempi stanno tornando in auge gli assorbenti lavabili. Ovviamente non hanno nulla a che fare con quelli che venivano utilizzati dalle nonne, ma il concetto base è lo stesso: sono riutilizzabili e rispettano l’ambiente. Quelli che ci sono attualmente in commercio sono prodotti con materiali naturali, possono essere riciclati, evitano ogni forma di spreco e riducono al minimo la possibilità di avere allergie e fastidi. Hanno la stessa forma dei classici assorbenti usa e getta, con la piccola differenza che sono leggermente più spessi. Sono realizzati con tessuti naturali, come cotone, flanella e bambù, oppure con materiali tecnici, traspiranti e antimacchia, come il micropile e il microsuede. Rispetto agli assorbenti classici, i lavabili sono molto più morbidi e proteggono da irritazioni e allergie.

Come usarli

Gli assorbenti lavabili, a dispetto di quanto si possa credere, hanno un’elevata capacità di assorbenza e proprio per questo sono perfetti sia per le mestruazioni che in caso di incontinenza. L’unico accorgimento che si deve rispettare riguarda la pulizia e la conservazione. Fin dal primo utilizzo è necessario disinfettarli nel modo giusto. Dopo averli utilizzati si devono pre-trattare con il sapone di Marsiglia e lasciarli in ammollo in acqua fredda per un periodo di tempo che va da un minimo di due ore ad un massimo di due giorni. Possono essere lavati in lavatrice a 40° e una volta l’anno è consigliabile un lavaggio a 60°. In caso di macchie dovute a piccole perdite e con assorbenti in tessuto tecnico si può optare per un lavaggio a secco, spruzzando semplicemente dell’acqua di sapone fatta con scaglie di Marsiglia. Gli assorbenti lavabili durano 4-5 anni, a patto che non si utilizzi mai la candeggina, sbiancanti chimici e ammorbidente. Questi prodotti, oltre a rovinarli, potrebbero anche far male alla salute. Quando si è fuori casa, gli assorbenti utilizzati possono essere conservati in una wetbag, mentre quelli puliti in un qualsiasi astuccio.

Le marche migliori

Gli assorbenti lavabili possono essere di vari tipi. Quelli maggiormente utilizzati sono: “all in one” composti da un unico pezzo, ricoperti all’esterno da tessuto impermeabile e all’interno realizzati con diversi strati di cotone, flanella, micropile, microsuede o altre fibre naturali, oppure quelli estraibili o “pocket” che funzionano come i pannolini lavabili. Inoltre, ci sono anche le versioni più piccole, simili ai classici salva-slip e perfetti per i giorni di flusso leggero. Quante soffrono di pruriti o allergie dovrebbero optare per i modelli in cotone o fibra di bambù, mentre le donne che non hanno problemi di questo tipo possono tranquillamente scegliere quelli in tessuto tecnico, che sono anche più economici. Basandoci sulle recensioni online, tra le marche migliori c’è ‘Rovtop‘ che offre un kit misto con 4 assorbenti lavabili per la notte, 4 da giorno e una borsetta per il cambio e per il trasporto. A questa si aggiungono: ‘Natissy‘, ‘Ohbabyka‘ e ‘Petit Lulu‘. Se siete brave con ago, filo e macchina da cucire potete anche pensare di produrre a casa i vostri assorbenti lavabili. In questo caso, l’unica accortezza è scegliere con cura i materiali da utilizzare.

Scritto da Fabrizia Volponi

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