Argento colloidale: cos’è, a cosa serve e perché usarlo

Ha proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine. L'argento colloidale apporta molti benefici, ma si cosa si tratta e perché usarlo?

L’argento colloidale è in grado di curare infezioni batteriche e virali. Non si tratta di un farmaco ma rientra tra i rimedi, sia per uso interno sia per uso topico, senza una particolare classificazione. Le proprietà dell’argento colloidale sono legate alla difesa contro infezioni e affezioni. Di cosa si tratta con esattezza?

Argento colloidale: a cosa serve

Il chimica il termine “colloidale” indica la dispersione di una sostanza in un’altra. Nel caso dell’argento colloidale si tratta di piccole particelle di argento che vengono disperse in acqua depurata. L’argento colloidale non è considerato un medicinale ma ciò non ne vieta l’utilizzo. In commercio si può trovare in gocce, in erogatori spray in concentrazioni comprese tra 10 e 50 parti per milione (ppm). Ma a cosa serve? L’argento colloidale è considerato utile per le sue:

  • proprietà antibatteriche: previene o contrasta possibili colonizzazioni batteriche come un antibiotico.
  • proprietà antivirali: è utile in caso di attacchi parassitari in grado di provocare infezioni.
  • proprietà antifungine: diventa un rimedio indicato in caso di infezione micotica.

Come agisce l’argento colloidale? Quando gli ioni positivi dell’argento colloidale intercettano batteri o funghi si legano alla loro parete cellulare neutralizzando la loro respirazione e funzionalità. Sui virus si comporta in maniera leggermente diversa, li ossida, ne riduce l’attività fino a renderlo inerte. L’utilizzo dell’argento colloidale va anche a supporto di cure fitoterapiche. É indicato infatti in caso di:

  • raffreddore o influenza, mal di gola;
  • bronchiti e infezioni delle vie aeree in generale;
  • infezioni delle orecchie, otite;
  • infezioni gengivali e del cavo orale;
  • candidosi, herpes

Le varie formulazioni in commercio includono spray da nebulizzare sulle mucose e in gola e gocce assorbibili anche a livello sublinguale. É importante fare attenzione al tipo di argento colloidale che si acquista: le particelle di argento disperse devono essere di piccole dimensioni, per evitare problematiche di accumulo.

Effetti collaterali

Nonostante le case produttrici confermino la totale assenza di effetti indesiderati stiamo parlando di un rimedio di natura metallica e dovrebbe essere usato per brevi periodi di tempo. L’organismo umano è suscettibile anche a piccole quantità di sostanze che a lungo andare possono risultare tossiche se non vengono smaltite. Si potrebbero verificare accumuli del metallo negli organi emuntori e nei tessuti: reni, fegato, milza, intestino e pelle possono dare origine a reazioni allergiche e irritazioni. L’argento colloidale è poi sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento.

Scritto da Evelyn Novello

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