Dopo le polemiche sulle eliminazioni di Miss Italia, potevano mancare quelle di “Veline”?
Leggiamo sul Corriere che Jessica Rizzo, giovane napoletana omonima della pornostar, ha affermato:
“Sono stata discriminata per il nome. Ho partecipato a Veline e sono arrivata alle semifinali. Col passare dei giorni alla finale quasi non pensavo più fin quando vengo a conoscenza di un articolo pubblicato dalla giornalista Antonella Piperno su Panorama.it“
Ecco uno stralcio dell’articolo, citato testualmente:
“La giuria si è pure spesso divisa (maschi contro femmine): i primi colpiti da quelle con movenze da ballerine di lap dance, le seconde da quelle con il volto pulito.
Su una questione ci siamo trovati però d’accordo: non ce la siamo sentiti di mandare in finale una bella bionda ragazza napoletana che si chiamava Jessica Rizzo, proprio come la famosa pornostar. Quando è troppo è troppo”
La ragazza ci è rimasta male, ha preso carta e penna e ha scritto a diversi quotidiani il suo sfogo:
“Io penso che sia un po’ eccessivo penalizzare una ragazza con dei valori e dei sani principi per un’omonimia”
Ma la questione sembra alquanto inverosimile considerato il tono generale dell’articolo.
Infatti a mio parere invece il passaggio più interessante è un altro. Eccolo:
“Una vera goduria per l’ego: quei pochi silenziosi minuti in tv surclassano le (poche) attenzioni suscitate tra gli stessi parenti e amici dalla mia produzione ultraventennale di articoli e inchieste sulla carta stampata. Roba da far venire i brividi sul potere della tv”
Ti viene da pensare…
LINK UTILI
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