Tenetevi pure Santoro, ma ridateci il suo team!

Michele Santoro è un fazioso, è vero, ma lo è alla luce del giorno. Emilio Fede è un fazioso, è vero, ma lo è alla luce del giorno. Il pericolo – in televisione – viene piuttosto da coloro che si mascherano da imparziali (e di questo parlerò in un altro post).
E’ inevitabile che la tv sia a volte partigiana, è inevitabile che un giornalista, per quanto bravo ed obiettivo, non abbia un minimo di faziosità congenita: se non altro perché ha un cervello che discerne il giusto dallo sbagliato ed agisce di conseguenza, pur facendolo sulla base di un suo personale giudizio. C’è una deontologia professionale da seguire, è vero anche questo, ma è facilmente impugnabile a piacimento.
Ma torniamo a Michele Santoro: può essere fazioso ed antipatico, ma ha sempre avuto il merito di attorniarsi di una squadra di giornalisti con “due palle così”: bravi, informati, capaci, con il gusto per l'inchiesta giornalistica di un certo valore. E se è proprio questa la squadra di giornalisti che ha allertato durante la prima puntata di Rockpolitik, allora io dico ben venga!

Due di loro, Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini, ex-inviati della trasmissione di Santoro Sciuscià, hanno appena pubblicato un’inchiesta sulla nuova stagione di Cosa Nostra nel libro/dvd “La mafia è bianca” (Bursenza filtro, 2005, euro 19,50). 
Consiglio di comprarlo, vi aprirà gli occhi su tanti protagonisti della politica siciliana, e non solo. Non smetterò mai di ripeterlo: questa è la tv che vorrei vedere in prima serata, perché fino a quando certe inchieste giornalistiche, come quella delle armi chimiche usate a Falluja, non arriveranno al grande pubblico televisivo, quest'ultimo crescerà nella sua crassa ignoranza fatta di Talpe ed Isole.
Meno male che c’è Internet! Qui sì che si respira aria di libertà, direbbe qualcuno.
Già, sante parole, anche se, purtroppo, l'accesso alla rete è appannaggio di una fetta di società con istruzione medio-alto: la rimanente parte, quella che più avrebbe bisogno di accedere alla libera informazione, è invece succube – spesso per impossibilità di mezzi – della tv e delle sue menzogne.
AGGIORNAMENTO 16 NOVEMBRE: A proposito del giornalismo d'inchiesta leggete anche questo post di Beppe Grillo

Scritto da Style24.it Unit

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