Roma, la danza diventa voce delle donne: “Mai violenza, solo amore” risuona sulla scalinata di Trinità dei Monti

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A volte basta il corpo, basta il movimento.

E ieri, sulla scalinata di Trinità dei Monti, l’energia di oltre cento danzatori ha trasformato il cuore di Roma in un potente abbraccio collettivo alle donne che ogni giorno lottano, cadono, si rialzano.

Centotre performer — donne in rosso, uomini in nero — hanno danzato una coreografia intensa di 15 minuti firmata da Giacomo Molinari, prodotta da Big Mama Production, Oyster Media, Diamante Production e realizzata in collaborazione con la Compagnia Nazionale del Balletto.

Un gesto artistico, sì, ma soprattutto umano: un modo diverso di dire “guardateci, ascoltateci, non voltatevi”.

L’iniziativa è stata promossa da Telefono Rosa, organizzazione che da 37 anni offre ascolto e protezione con una linea h24, supporto psicologico e legale, centri antiviolenza e case rifugio. Oltre 700 mila richieste di aiuto nel tempo: dietro ciascuna, il volto di una donna, una storia, una paura, un coraggio ritrovato.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto essere presente, riconoscendo l’impatto emotivo e sociale dell’evento: “Momenti così ci ricordano quanto la responsabilità sia di tutti.

I femminicidi ci dicono che c’è ancora molto da fare, ma Roma è qui per dare un segnale forte”.

Il numero dei danzatori — 103 — non è casuale: rappresenta le donne uccise in Italia nel 2024, secondo i dati della rete dei centri antiviolenza. Un numero che pesa, che scuote, che non si può ignorare.

Accanto all’iniziativa anche il Consorzio Grana Padano, che ha scelto di sostenere l’evento. “Un atto di responsabilità verso tutte le donne e verso chi le tutela”, ha dichiarato Ludovico Gay, segretario generale della Fondazione Grana Padano.

“L’amore deve essere più forte della violenza. È una sfida che coinvolge tutti”.

La presidente di Telefono Rosa, Antonella Faieta, emozionata dopo la performance, ha lanciato un appello che è insieme promessa e necessità: “Mai più violenza sulle donne. Mai più. Dobbiamo continuare a impegnarci, tutti insieme, per fermare questa escalation che ferisce il Paese intero. Facciamo qualcosa, e facciamolo ora”.

A chiudere una giornata simbolica e intensa, l’approvazione alla Camera della proposta di legge che introduce nel codice penale il reato di “femminicidio”, già approvata dal Senato a luglio.

Un passo importante, atteso, necessario.

Una giornata di arte, memoria, denuncia e amore. Una giornata per le donne, con le donne, sulle donne — e che da Roma parla all’Italia intera.