Piera Maggio contro Quarto Grado: “Uno squallore vergognoso”

Piera Maggio contro Quarto Grado: la mamma di Denise Pipitone pubblica la chat con Nuzzi.

Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone scomparsa da Mazara del Vallo nel lontano 2004, si è scagliata ancora una volta contro Quarto Grado. La donna, attraverso i suoi canali social, ha pubblicato la chat che ha inviato a Gianluigi Nuzzi durante la messa in onda del programma. 

Piera Maggio contro Quarto Grado

Nel corso dell’ultima puntata di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi ha affrontato ancora una volta il caso di Denise Pipitone. Scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, la sua storia è tornata in auge da qualche mese dopo il flop del ritrovamento in Russia. Piera Maggio, mamma della bimba che si batte per la verità da ben 17 anni, è riuscita a far riaprire il caso, ma ogni giorno combatte contro coloro che, via tv o a mezzo stampa, non hanno rispetto per il suo dolore. Tra questi c’è Carmelo Abbate, che proprio nel salotto di Nuzzi non le ha riservato belle parole. 

Piera Maggio contro Quarto Grado: le parole di Abbate

Nello specifico, Abbate, oltre a sostenere l’innocenza di Anna Corona e Jessica Pulizzi, ha dichiarato: “Quale movente dovrebbe avere Jessica? Mettetevi nei suoi panni, era una bambina di 12 anni. Vedono il padre infrattato con un’altra donna, il paese mormora e l’uomo alle figlie giura di non avere un’amante. Poi questa donna resta incinta e Jessica cosa doveva pensare della signora che le aveva portato via il padre?“. 

Queste parole, ovviamente, non hanno fatto piacere a Piera Maggio che, via social, ha mostrato il messaggio che ha inviato a Gianluigi Nuzzi

Piera Maggio contro Quarto Grado: il messaggio a Nuzzi

Piera, senza troppi giri di parole, ha accusato Nuzzi di aver concesso ad Abbate di buttare fango su di lei, senza avere il minimo rispetto del suo dolore. Nella chat si legge: 

“Signor Nuzzi, ma a lei le pare onesto il comportamento schifoso usato nei miei confronti dal suo collega Abbate? E lei che lo fa parlare con tutta tranquillità. Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza. Ma cosa ne sapete di me, come vi permettete a giudicarmi e a farmi giudicare pubblicamente senza sapere. Ma secondo il suo parere di padre e di genitore, se questo venisse fatto ad una persona a lei cara, lei lo accetterebbe? Tutto questo è di uno squallore vergognoso. Non sapete nulla realmente della mia vita e mi fate passare per una donna frivola leggera e senza sentimenti. Vergogna no? Cordiali saluti”. 

Scritto da Fabrizia Volponi

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