Arriva la notizia che il noto ex bandito e sequestratore sardo, Graziano Mesina, potrebbe essere inserito nel prossimo cast dell'Isola dei famosi e subito, ovviamente, si scatena la polemica e tutti fanno a gara per dire la loro.
Mi metto a leggere un po' di reazioni e per l'ennesima volta ho l'impressione che i personaggi pubblici, siano politici o uomini di spettacolo, non parlino più perché desiderosi di esprimere il proprio punto di vista, ma aprano bocca col solo intento di essere ascoltati, di conquistare l'attenzione dei media.
Insomma, sembra che la domanda che anima molti interventi non sia "cosa penso?" ma "cosa posso dire per finire sui giornali?".
E così, tanto per fare qualche esempio, Francesco Cossiga, che deve rispettare il suo personaggio di bastian contrario e uomo che non le manda a dire, si schiera con Mesina e sentenzia: «Non capisco perché all'Isola ci possano andare alcune sgallettate e lui no. Oggi fa la guida turistica e ha anche carabinieri tra i suoi amici.
Oltretutto è anche un mio amico».
I politici che devono cercarsi voti invece sentono l'urgenza opposta: devono fingere indignazione e scandalo per apparire agli occhi del pubblico come solerti guardiani della morale e della decenza. Ecco dunque la senatrice del Pdl Simonetta Licastro Scardino che preannuncia un'interrogazione parlamentare (addirittura?) e l'ex presidente della Commissione Infanzia Maria Burani Procaccini che strepita: «Che esempio diamo ai nostri bambini?».
Come se in un paese dove si candidano e si eleggono al Parlamento pregiudicati, inquisiti e condannati ci si potesse seriamente porre una domanda del genere per un programma televisivo.
Ah per la cronaca: il produttore dello show, Giorgio Gori, ha immediatamente smentito l'indiscrezione assicurando di non aver mai pensato alla partecipazione di Mesina. Ma chi se ne frega? Mica due come la Scardino e la Procaccini si possono lasciare sfuggire un'occasione così ghiotta per poter gridare a favore di telecamera: «Chi ci pensa ai nostri bambini???».
(Nella foto: una recente immagine di Graziano Mesina).



