Il viaggio di Alex Britti tra musica e paternità

Scopriamo il lato più personale del musicista e il suo impegno come padre.

Un’infanzia complessa e un padre bipolare

La vita di Alex Britti non è stata mai semplice. Cresciuto con un padre affetto da disturbo bipolare, il musicista ha dovuto affrontare sfide che molti non possono nemmeno immaginare. La sua infanzia è stata segnata da alti e bassi, e, come ha raccontato in un’intervista, “ero un bambino fortunato, avevo ben due padri, a seconda dei giorni”. Questo legame complicato ha influenzato profondamente la sua crescita e la sua carriera.

Britti ha rivelato di aver temuto di ereditare la stessa condizione del padre, tanto da sottoporsi a esami e consultazioni psicologiche. “Quando il problema di mio papà è stato diagnosticato, ho voluto capire se avessi lo stesso disturbo. Per ora pare di no”, ha affermato con un certo sollievo. La sua esperienza personale lo ha portato a considerare la psicoterapia come uno strumento utile per migliorare se stesso, non solo per affrontare traumi.

Il legame con il figlio Edoardo

Oggi, Alex Britti è un padre devoto. La sua vita è cambiata radicalmente dopo la nascita di Edoardo, avuto dall’ex compagna Nicole. Nonostante la rottura avvenuta nel 2019, Britti ha scelto di dedicarsi completamente al figlio, mettendo da parte la sua carriera musicale per un periodo. “Nella coppia si ferma chi può farlo”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di essere presente per il proprio bambino.

Il musicista ha scoperto che diventare genitore ha risvegliato in lui una pazienza che non sapeva di avere. “Regalargli il mio tempo è bellissimo”, ha detto, evidenziando come la priorità ora sia il benessere di Edoardo. Questo nuovo ruolo ha anche cambiato la sua prospettiva sulla vita e sulla musica, portandolo a riflettere su ciò che è veramente importante.

Un artista che promuove valori positivi

In un panorama musicale spesso controverso, Britti si distingue per la sua visione. Recentemente ha difeso il rapper Tony Effe, affermando che non è misogino, ma piuttosto un artista che riflette il linguaggio della strada. “Il punto non è educare i cantanti, ma educare i ragazzi”, ha sottolineato, evidenziando la responsabilità che gli artisti hanno nei confronti delle nuove generazioni.

Alex Britti, da padre over 50, si impegna a promuovere valori di galanteria e rispetto, cercando di trasmettere questi principi anche a suo figlio. “Mi piace far passare prima le donne, essere cavaliere, e quando lo fa anche mio figlio Edoardo sono felice”. Questo impegno per la gentilezza e il rispetto è un messaggio potente in un’epoca in cui tali valori sembrano spesso dimenticati.

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