Il Corpo di Chiara Poggi spostato da due persone: attendendo Vespa ci si accontenta del “Ciclo Alta Tensione”

E' scandaloso il fatto che voi tutti siate partiti per le vacanze. Suvvia, ammettetelo, non c'è più nessuno. Stamattina per strada c'era solo il sottoscritto e un'altra decina di sfigati. Sappiate che se state leggendo questo post siete nella decina. O negli sfigati, scegliete voi. Oppure, cosa da non sottovalutare, state sbirciando il blog dal luogo di vacanza. In questo caso evitate di farvi vivi, magari leggete facendo finta di nulla. E vergognatevi, oltretutto. State solo perdendo tempo. Questo post non contiene nulla, solo idiozie figlie dell'agosto in città.

Di altrettanto stupefacente, oltre alla vostra partenza, c'è la "situazione notizie" sulla tv. Non che ne senta la mancanza, ma non accade veramente nulla. La notizia del giorno sembra essere Paola Barale inviata de La Talpa. Ci rendiamo conto?

Non possiamo nemmeno assistere ad un Porta a Porta come Dio comanda perchè la difesa di Alberto Stasi se ne esce con scottanti dichiarazioni proprio nel periodo estivo. Dobbiamo farcene una ragione, Vespa è in vacanza. I brividi televisivi possiamo procurarceli solo con il Ciclo Alta Tensione. Ieri sera toccava alle vespe assassine. Eh, a proposito di vespe.

Nel 2006, a propostio del Ciclo Alta Tensione, scrivevo:

Per venire incontro al basso budget di questi film per la tv i produttori ricorrono ad attori sconosciuti o semi-sconosciuti, proponendo una recitazione degna del saggio – di metà anno però – delle elementari; lo stesso pare debbano fare le agenzie che si occupano del doppiaggio italiano.

La trama, come sempre, riprende eventi catastrofici, ma dovendo poggiare sulla realtà del low-budget gli effetti speciali sembrano affidati ad un ragazzino appassionato di grafica 3d, che nel tempo perso, forse la sera con il computer di casa, costruisce quelle che dovrebbero essere le parti migliori del film.
Già, le parti migliori, perché già nelle "catastrofiche" produzioni hollywoodiane i dialoghi e la sceneggiatura non sono certo il fiore all’occhiello, figuriamoci quando si lavora per la televisione.

I dialoghi spingono lo spettatore ad un sorriso di imbarazzo che cela la vergogna di trovarsi in quel momento a guardare in tv una tale idiozia, mentre la sceneggiatura non propone alcuno spunto interessante, figuriamoci un colpo di scena. Tutto è anticipato da musica e sguardi allusivi, già in partenza si capisce quale sarà il destino dei protagonisti, chi è l’eroe, chi il cattivo, chi lo sfigato, chi lo sfigato che diventa super-eroe ecc…

La fotografia, inutile dirlo, è semplicemente inesistente. Eppure c’è qualcuno che questi film li guarda, forse perché sugli altri canali non c’è nulla, forse perché non ha voglia di impegnarsi in attività più cerebrali, forse perché – ma questo potete dirmelo solo voi – i film del ciclo Alta Tensione piacciono veramente.

Bene, nulla è cambiato da allora. Il film di ieri sera sulle vespe assassine è riuscito a procurarmi lo stesso identico imbarazzo.

Scritto da Style24.it Unit

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